Sono i giovani i veri protagonisti della Colletta alimentare di sabato 16 novembre. L’iniziativa prevede la presenza di volontari presso i punti vendita aderenti della grande distribuzione organizzata che invitano centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà.
I PRODOTTI Quest’anno i prodotti richiesti sono olio, verdure o legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno o carne in scatola, alimenti per l’infanzia. L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”. A Vigevano sono già mobilitati gli Scout Agesci e Fse, gli alpini, i bersaglieri, la Croce rossa, Lions e Rotaract, GiFra, la San Vincenzo, Chelazzi’s Friends, e soprattutto le scuole, con gli istituti Don Comelli, Casale, Pollini di Mortara, il liceo Cairoli le medie Besozzi, diverse classi delle primarie. Hanno aderito Ipercoop, Esselunga, Carrefour, Lidl, Tigros, Conad, Penny Market.
IN LOMELLINA A Mortara i supermercati coinvolti sono Bennet (anche a Parona), Lidl, Gulliver, Famila, Md, Penny. Come volontari ci saranno gli Scout Agesci, alunni del Pollini e liceo Omodeo, Croce rossa, Lions. Numerosa la partecipazione anche a Mede, dove la consulta del volontariato ha messo in campo una gran quantità di associazioni per presidiare tutti i quattro supermercati aderenti: Gulliver, Carrefour, In’s e DiPiù. A Cilavegna partecipano Gulliver, DiPiù, Crai; a Garlasco Famila, Conad, Lidl, Carrefour, Md; a Dorno In’s e Gulliver; a Sannazzaro Md, Carrefour, Gulliver; a Lomello Gulliver; a Gropello Md; a San Martino Siccomario Bennet, Famila, Lidl e Italmark. «Quest’anno stiamo registrando una grande presenza di giovanissimi – spiega Giuseppe Firpo, tra i responsabili dell’organizzazione a Vigevano – grazie al paziente impegno degli insegnanti nelle scuole, in particolare di religione».
IL PAPA Così il papa Francesco interviene sulla necessità di impegnarsi per i più bisognosi, con il messaggio per l’ottava Giornata mondiale dei poveri: «I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. Occorre un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso. Esiste, infatti, una corrispondenza tra povertà, umiltà e fiducia. Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto. Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera. Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti «la fede senza le opere è morta». Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce».
Davide Zardo