La lectio sul brano “Voi stessi date loro da mangiare” (Mt 14, 13-21), guidata dalla biblista Rosanna Virgili, ha introdotto i lavori di sabato 19 ottobre, giornata centrale del convegno dei presidenti e degli assistenti diocesani di Azione Cattolica, convocati insieme con le delegazioni associative regionali nella Fraterna Domus di Sacrofano (Roma).
IN 300 Un grande sforzo organizzativo al servizio dei trecento convenuti dalle diverse diocesi italiane e, di conseguenza, al servizio delle nostre realtà territoriali di Ac, chiamate a promuovere la presenza del laicato nelle diverse fasce d’età come risposta alla domanda di senso, come condivisione del senso di non bastare a sé stessi, del bisogno di condivisione, della certezza che noi tutti ci cibiamo dell’amore che doniamo. Triplice l’attenzione rivolta, da un lato, alla spiritualità con liturgie intense a partecipate, dall’altro, alla riflessione e allo studio, grazie all’apporto di docenti universitari e di esperti, sui grandi temi su cui l’Ac è chiamata a misurarsi (comunicazione, politica, mobilità, sostenibilità, pace, tutela dei minori, persone e comunità, spiritualità),
infine alla condivisione dei progetti attivi su tali temi nelle varie Diocesi della penisola e all’elaborazione di strategie efficaci nei vari e diversi contesti.
SOSTEGNO Aspetto non meno rilevante della tre giorni residenziale “romana” la possibilità di incontro accogliente e fraterno, anche costruttivo, con presidenti, assistenti e delegati della propria regione per uno scambio utile di fatiche, ma anche di prospettive realizzabili con fantasia e creatività per l’animazione del proprio territorio. Utilissimo il confronto con le realtà associative più lontane in termini geografici, attraverso una condivisione capace di aprire orizzonti nuovi grazie allo stile fraterno e cordiale che l’Ac promuove sempre a partire dal livello nazionale. La presenza preziosa degli assistenti ha ribadito l’alleanza particolare che lega l’Ac ai sacerdoti nella Chiesa. Un’occasione importante per supportare i partecipanti nell’esercizio della loro “responsabilità” triennale, per promuovere una vita associativa capace di rispondere al bisogno di senso e di fraternità che tutti condividiamo, l’impegno a riportare nello specifico territoriale l’energia ricevuta con le proposte e lo slancio sperimentati.
Reda Maria Furlano, presidente diocesana Ac