La chiesa di San Francesco, situata non distante dalla piazza principale di Vigevano, piazza Ducale, è tra la più antiche della città. Risale al XIV secolo, ma ha subito varie trasformazioni, fino allo stato attuale.
MODIFICATA NEL TEMPO E’ stata costruita nel 1379, per volontà dei Frati Minori, il cui Convento fu aperto solo un anno prima. Modificata e restaurata nel tempo, anche con importanti privazioni (come la demolizione della Cappella dell’Immacolata Concezione, progettata da Donato Bramante a fine XV secolo), la chiesa è tornata al suo originale assetto gotico grazie ai lavori di fine Ottocento – inizio Novecento, coordinati dall’architetto Moretti.
IL GRANDE PORTALE La facciata si presenta con un grande portale a sesto acuto, inglobato tra due grandi pilastri, che a loro volta sono affiancati da degli alti e stretti finestroni a sesto semi-acuto, e in mezzo ai quali si trova il grande finestrone a rosone; gli interventi di fine Ottocento modificarono in parte anche l’interno, con il rialzo del pavimento e del tetto, di gusto neogotico. Durante il periodo napoleonico divenne un alloggio militare, ma nel 1825 venne ripristinata la funzione religiosa.
La chiesa originaria era più piccola, orientata diversamente e occupava lo spazio dell’attuale transetto.
IL CAMPANILE Ampliata nel 1447, subì una radicale trasformazione con la totale ricostruzione e il cambio di asse tra il 1465 e il 1470. Nel 1475 viene terminato il campanile la cui costruzione era iniziata nel 1448. Nel 1836 furono rifatte le cappelle. Nel 1847, per ampliare la via San Francesco, venne demolita la cappella dell’Immacolata Concezione, edificata nel 1494 su disegno di Donato Bramante.
IL RESTAURO DEL 1800 Tra il 1847 e il 1856 subì un restauro che trasformò l’interno in stile neogotico, con la realizzazione delle volte in sostituzione delle capriate a vista e il rialzo del tetto, conseguente al sopralzo di un metro del pavimento che fu portato a livello strada. Tra il 1891 e il 1903 fu ripristinato il disegno gotico lombardo della facciata con il rialzo di alcuni metri, per allinearsi al tetto sopralzato con gli interventi ottocenteschi; inoltre furono eliminati i piccoli ingressi ai lati del portale di facciata realizzati nel corso del Settecento, allungate le due finestre gotiche e completata la cornice del finestrone tondo rifatto più grande di quello quattrocentesco. A completamento della facciata furono rifatti i pinnacoli. Nel 1931 anche i lati vengono restaurati, riportando all’antica forma la facciata del transetto.
IL PICCOLO OSSARIO Sulla via San Francesco, dopo il portale del lato destro, si trova un ossario di fattura barocca chiamato “chiesetta dei morti”, che conserva i teschi di quattro frati dell’ordine degli Osservanti, i quali avevano custodito la chiesa fino al 1802. Nella piazzetta antistante la chiesa di San Francesco, inoltre, è situata la fontana con la statua del santo, opera di Giovan Battista Ricci, che come la cappelletta attira numerosi turisti. Rappresenta il poverello di Assisi mentre parla alle tortore, e il suo volto esprime tanta dolcezza.
Davide Zardo