Vigevano, nel 2022 si disegna la città del 2050. Ceffa: «Pronti 30 milioni»

Trenta milioni e il Pnrr, due partite che Vigevano inizierà a giocare nel 2022 e che ne determineranno il futuro a medio e lungo termine. La somma dei fondi messi a disposizione dalla Regione e di quelli che potranno arrivare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza farà sì che le decisioni che l’amministrazione comunale prenderà nei prossimi mesi saranno strutturali per il cammino della città da qui a metà secolo; non a caso il sindaco Andrea Ceffa vorrebbe mettere sul tavolo rigenerazione urbana, nuovo ospedale, completamento della differenziata, nuova ztl. Siete pronti per queste sfide?

«Bisognerà prestare attenzione, ci sarà un’ampia disponibilità di risorse e dunque si dovrà tenere a freno l’appetito. Se insegui qualsiasi bando, tenendo conto che hanno tempi di esecuzione molto stringenti, il rischio è di non fare i conti con le risorse umane e materiali a disposizione, perché poi questi tempi vanno rispettati. Perché non si aderirà a un certo bando? Perché compiremo delle scelte strategiche, sulla falsariga del programma di mandato»

Vigevano sindaco Ceffa
il sindaco Ceffa

E quali sono queste scelte?

«Sarà fondamentale progettare e preparare. Dal punto di vista delle grandi opere e dei finanziamenti ottenuti, come quello della Regione da 15 milioni, occorrerà impostare un percorso che consenta di rispettare i tempi da qui al 2026. Il 2022, almeno all’inizio, ci deve consentire di fissare gli step che poi dovremo seguire nei prossimi mesi e anni, ma potrebbe arrivare anche qualche risultato concreto: il nuovo ponte sul Ticino non dipende dal Comune, ma ci interessa e confidiamo che possa essere concluso entro l’anno come da previsioni»

Come vede il prossimo periodo?

«Il Governo ha prolungato lo stato di emergenza fino a marzo. Stabilizzare la situazione sanitaria è il presupposto per concentrarsi sulle attività di ripartenza, che abbiamo iniziato, e non inficiare la capacità di programmazione. Pensiamo alla grande mole di lavoro che ci aspetta tra Pnrr e fondi regionali, in maniera banale se le persone non vengono a lavorare perché sono positive si blocca tutto»

Si partirà dalla rigenerazione urbana?

«Sono soddisfatto perché avevamo incentrato il programma su questo tema e abbiamo portato a casa due grandi finanziamenti, quello di Regione Lombardia da 15 milioni, anche se con un taglio molto sociale, e quello per la riqualificazione di Regina Margherita e palestra Carducci da 9, che prevede una vera e propria rigenerazione urbana».

In pochissimo tempo abbiamo dato due segnali importanti, di questo ringrazio struttura comunale, giunta e maggioranza per il loro lavoro, che comprende anche i 2 milioni per il naviglio sforzesco, quasi 30 milioni tutti sulla rigenerazione. Tuttavia la sfida non è vinta, la parte più delicata è la realizzazione e innanzitutto occorre potenziare la macchina comunale nel settore tecnico

«Abbiamo già pubblicato dei bandi in proposito e nel Pnrr c’è la possibilità di assumere personale a tempo determinato»

VIG Vigevano Naviglio sforzesco
il sopralluogo che ha rivelato l’ammaloramento del Naviglio

Il naviglio sforzesco sarà scoperto?

«Proseguiranno gli interventi sulle parti ammalorate, dopodiché occorre presentare anche la parte nuova del progetto, relativa al mercato coperto, mettendo insieme l’esigenza di consolidare la soletta e la possibilità di far vedere l’acqua, considerando un complessivo rifacimento del mercato coperto. Il valore insito nel mettere in risalto l’acqua è evidente, ma non su tutto il percorso perché non bisogna compromettere la funzionalità dell’area»

Quali sono gli altri obiettivi che perseguirete?

«L’auspicio è di non doverci occupare solo della gestione del Covid, stiamo programmando la stagione culturale estiva, vogliamo investire sull’intrattenimento sulla falsariga della scorsa estate, anche perché pensiamo che abbia una ricaduta psicologica importante e dia un segnale positivo. Allargando lo sguardo, mi piacerebbe portare avanti il discorso del nuovo ospedale, viste le dichiarazioni di apertura dell’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e di diversi amministratori lomellini, implementare la Ztl e la piazzola ecologica di via Ceresio, con l’annesso potenziamento della raccolta porta a porta, mettere a punto il piano straordinario di pulizia della città. Già questi sarebbero temi importanti su cui agire, per non parlare del Castello e dell’iter per il trasferimento del bene al Comune. Di lavoro da fare ne abbiamo»

Il nuovo ospedale è più di un’ipotesi?

«Nel 2022 mi piacerebbe portare una proposta alla Regione»

Il prossimo passo, dopo aver raccolto diversi pareri favorevoli di sindaci di area Lomellina, è ragionare insieme al territorio su cosa potrebbe essere il nuovo ospedale di Vigevano, che dovrà essere un ospedale della Lomellina. Voglio una convergenza del territorio e mi pare che i presupposti ci siano

Un altro aspetto determinante per la qualità della vita è la raccolta dei rifiuti. Vigevano aderirà al bando del Pnrr che destina risorse a fondo perduto per l’attivazione della tariffa puntuale, che comunque avete annunciato di voler introdurre nel medio termine?

«Occorre guardare alla dimensione dei bandi, la maggior parte di quelli previsti per il comparto rifiuti sono pensati per un discorso territoriale più ampio. La tariffa puntuale non è solo relativa a delle strutture, prima bisogna completare la raccolta porta a porta con la rimozione dei cassonetti»

Nondimeno il bando relativo alla tariffa puntuale è specifico per il livello cittadino e Vigevano ha le caratteristiche per partecipare, senza dimenticare che l’introduzione della medesima è uno degli obiettivi di mandato, quindi si colloca nello stesso arco temporale del Pnrr.

«Se abbiamo già il progetto pronto e se siamo in linea con la nostra progettazione, allora potremmo anche pensare di aderire. In questo caso quel bando va valutato e dobbiamo capire se ci sono margini per partecipare»

Luci nel teatro Cagnoni di Vigevano

Quando riaprirà il Cagnoni?

«I lavori procedono, non ho notizie di criticità particolari, mi auguro che possa essere disponibile già in questa stagione, anche perché nel 2023 saranno i 150 anni del teatro e stiamo lavorando per recuperare fondi da dedicare al restyling della struttura (tappezzerie, sedute e simili), così da arrivare all’appuntamento in forma. Questa seconda fase non dovrebbe essere bloccante per l’attività culturale»

Si aspetta novità per la gestione del Castello?

«Non voglio dire che è l’anno del Castello, ma noi stiamo lavorando sul perfezionamento del piano di valorizzazione. Col demanio l’obiettivo è risentirci entro il mese di gennaio per definire la tempistica di realizzazione di un piano che vada bene anche a loro, per evitare il problema di avere tempistiche sfalsate tra Comune e altri attori coinvolti»

Quale augurio rivolge ai vigevanesi?

«Di poter tutti insieme recuperare serenità e tranquillità, consentendo a tutti di poter tornare a pensare un futuro programmabile. Credo sia l’elemento principale per poter, insieme ai cittadini, ragionare, discutere, confrontarsi sui temi che abbiamo affrontato»

In questo momento la serenità è poca e quando manca è più facile che l’incertezza porti a reagire ai cambiamenti in maniera conflittuale, mentre noi abbiamo bisogno di camminare insieme

Giuseppe Del Signore

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