Come prendersi cura degli animali domestici col cambio di stagione

La primavera è alle porte: la seconda stagione dell’anno torna più pazza che mai, con il suo solito clima imprevedibile, i campi fioriti, gli alberi che sembrano rinascere da un lungo letargo e le, non proprio amatissime, zanzare tipiche della lomellina. Tra la primissima idea della prova costume e le tipiche “pulizie di primavera”, troppo poco spesso ci si porge la domanda: e il mio animale domestico?

SGUARDO AL TERMOMETRO Eppure anche per gli “amici a quattro zampe” questo è un periodo di cambiamento e adattamento. Andrea Colli, veterinario, spiega cosa succede in queste settimane e come affrontarle al meglio: «Quello primaverile è un ottimo momento per accompagnare, e farsi accompagnare, dai propri animali domestici in camminate all’aria aperta – afferma – ma guardando più avanti, con l’avvicinamento del periodo estivo, c’è da fare attenzione alle temperature. Bisogna evitare le ore più calde della giornata: i cani, come noi, soffrono l’afa. È sempre meglio assicurarsi che, nei propri giardini, vi sia una zona d’ombra, dove l’animale può riposare». Un argomento sempre attuale, quando si parla di animali da compagnia, è la questione delle vaccinazioni: «Non ci sono vaccinazioni particolari da somministrare nel periodo primaverile – sottolinea Colli – ma è sempre un bene, visto che il nostro paese si sta poco alla volta tropicalizzando, eseguire le vaccinazioni contro le varie malattie trasmesse da zanzare, pulci, pidocchi o zecche come la filariosi cardiopolmonare e la leishmania, per evitare di restare scoperti».

OCCHIO AI POMODORI Uno degli hobby preferiti dalle persone, con l’arrivo della primavera, è il giardinaggio. Che si abbia o meno il pollice verde è importante, quando ci si trova all’aperto, ricordarsi di «non lasciare in giro attrezzatura di piccole dimensioni, se il cane tende a prendere in bocca e masticare gli oggetti per casa. Per quanto riguarda piante nocive – prosegue il veterinario – la situazione si complica soprattutto se si parla di felini. Molte piante risultano essere nocive per i gatti, ma la maggior parte di esse sono piante “da vaso”. Per quanto riguarda i cani, e un’eventuale coltura di verdura, bisogna fare attenzione alle cipolle, all’aglio e soprattutto ai pomodori. Una quantità massiccia di foglie e pomodori acerbi ingeriti possono causare gravi danni alla salute dell’animale, che variano da problemi gastro-intestinali fino a problemi neurologici. È consigliabile, dunque, instaurare una piccola recinzione intorno alla zona interessata».

ALLERGICI Le allergie poi sono una brutta bestia. In particolare quella al polline risulta essere una vera e propria tortura in questo periodo dell’anno. Anche gli animali possono risentire di questi problemi? «Si, assolutamente – conferma Andrea Colli – soprattutto perché, negli ultimi anni, stiamo chiudendo gli animali da compagnia in “bolle di cristallo”: tendiamo a essere troppo fissati con il fatto che possano portare germi e batteri in casa, ma da questo scaturiscono pulizie intense ed eccessive. Così l’animale rischia di non riconoscere più alcuni antigeni, ossia le molecole che causano la reazione allergica, naturali come polline ed erba. Ci sono sintomi grazie ai quali si può riconoscere un’eventuale allergia di un cane: il nostro amico a quattro zampe tende a leccarsi e grattarsi in continuazione, oltre a presentare un rossore della cute nella zona interessata e tra i cuscinetti delle zampe». Concludendo, il veterinario sottolinea anche l’importanza di supportare il proprio animale domestico in caso di temporali primaverili, noti per essere violenti e rumorosi: «Forti rumori, come temporali o i fuochi d’artificio di capodanno, possono causare un’enorme quantità di stress a cani e gatti. C’è il rischio che l’animale non voglia più uscire all’aperto per paura, e questo risulterebbe in un peggioramento importante della salute psico-fisica».

Edoardo Zanichelli

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