Insetti infestanti, “gatte pelose” o processionarie?

Non c’è settembre senza processionaria. Soprattutto da qualche anno i periodi primaverili ed estivi sono caratterizzati da numerose segnalazioni (che raggiungono gli uffici comunali e le redazioni dei mezzi di informazione) che lamentano la presenza di cortei della “thaumetopoea pityocampa”.

DUE LARVE Quella che si incontra in questo mese, talvolta a partire da fine agosto, non è lo stesso tipo di quella primaverile. Angelo Bodei, tecnico della disinfestazione della vigevanese Satollini, spiega che «tutti la chiamano processionaria, ma quella che osserviamo adesso è legata a un altro infestante». Comunemente è definita “gatta pelosa”, anch’essa una larva di un lepidottero, ma attacca tipi di piante diverse rispetto alla larva della processionaria e si presenta in momenti dell’anno differenti. Confondersi è facile:

Molte volte – aggiunge Bodei – anche a noi arrivano segnalazioni di processionaria, ma una volta arrivati sul posto vediamo che invece si tratta di gatte pelose, cioè della “Hyphantria cunea”. In questo periodo si tratta quasi sempre di quest’ultima.

IRRITANTE Per riuscire nel difficile tentativo di distinguerle occorre osservare i nidi e l’aspetto della larva che da questi scende a terra: «La processionaria – spiega il tecnico – crea nidi bianchi e cotonosi, mentre la comune gatta pelosa costruisce i nidi con delle ragnatele a filo. La seconda inoltre è solita costruire nidi attorno ai germogli. Per quanto riguarda le larve, la processionaria, oltre a lasciare sulla pelle urticazioni e quindi essere velenosa per uomo e animali, è caratterizzata da una peluria scura e corta; al contrario la “Hyphantria cunea”, che non causa irritazioni di alcun tipo, è caratterizzata da una peluria bianca e un po’ più lunga».

DISINFESTAZIONE Le richieste di interventi sono moltissime, anche perché per liberarsi di entrambe è necessario attuare una disinfestazione: esistono quelle “fai da te”, che però, come spiegato da Satollini, rischiano di non rimuovere il problema alla radice. I nidi infatti possono trovarsi anche su alberi molto alti e ciò può diventare un problema per i singoli cittadini che rischiano di non riuscire a rimuovere completamente larve e nidi sprecando tempo e denaro. «Per intervenire in modo definitivo noi usiamo un atomizzatore, che è un macchinario che ci consente di nebulizzare ad alta pressione insetticida e acqua, risolvendo il problema alla radice perché ci dà la possibilità di arrivare, senza problemi, a grandi altezze».

Edoardo Casati

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