Trasporti / Se non arriva neanche il bus

La teoria dei sei gradi di separazione afferma che in sei passaggi tutta l’umanità è collegata, ma ci sono luoghi della Lomellina che tra loro non sono collegati nemmeno in infiniti passaggi. Soprattutto se si utilizzano i mezzi di trasporto pubblici. Anzi addirittura ci sono luoghi lomellini che tra di loro proprio non sono collegati se non da mezzi di trasporto privati. Infatti se per protestare contro i mancati collegamenti con l’esterno sono sorti diversi comitati (vedi Mimoal e vari gruppi di pendolari più o meno arrabbiati), quando si parla di collegamenti interni alla Lomellina il discorso rimane sotto traccia. Eppure ci sarebbe bisogno di accendere i riflettori su una situazione che penalizza un intero territorio.

VICINO E LONTANO Non di rado accade che si venga indirizzati all’ospedale di Mede per cure o esami, anche se si è di Vigevano o di un paese limitrofo, eppure raggiungere il centro lomellino partendo ad esempio da Cassolnovo non è così semplice con i mezzi di trasporto. Innanzitutto perché Cassolnovo, nono comune della provincia di Pavia per dimensione, non ha la stazione ferroviaria. L’unico collegamento con l’esterno sono i pullman di linea soprattutto concentrati negli orari in cui viaggiano gli studenti (e questo è un problema). In auto da Cassolnovo a Mede ci vogliono 44 minuti, ma se si parte a metà mattina col pullman delle 10 ci possono volere anche più di tre ore. Se poi si guarda alla vicina Torre Beretti (8 chilometri da Mede) e Castellaro (4) in determinati orari sono necessarie più di 5 ore. Tornando al primo itinerario: si parte da Cassolnovo alle 7, si arriva a Mortara, si attende il pullman per circa 40 minuti poi si prende per Pieve del Cairo e si arriva a Torre Beretti e Castellaro. Dalla vicina Gravellona invece si può raggiungere Candia (tragitto che prevede circa 50 minuti d’auto) in poco più di due ore. Ma solo due volte al giorno, alle 10 e alle 13. Poi basta.

SENZA SOSTA E poi ci sono luoghi in Lomellina che tra loro proprio non sono collegati. Ad esempio Robbio e Gropello non sono in collegamento con il trasporto su gomma, ma c’è un treno che in meno di un’ora porta i viaggiatori da Robbio a Gropello. Al contrario Sant’Angelo Lomellina e Gropello sono tra loro non collegati. Gli esempi e i tentativi che si possono fare sono molteplici e tutti danno lo stesso risultato: insufficienza di collegamenti. Il sistema di trasporto locale si basa su concessioni pubbliche, che sono affidate a ditte private. Le quali da sempre (è il caso dell’attuale Autoguidovie) danno la propria disponibilità ad aumentare le linee. A fronte di un maggior esborso da parte della Provincia. Ma i contributi non aumentano. Anche perché il trasporto pubblico è sottoutilizzato. Il motivo è che è lento e inadeguato: e questo innesca un circolo vizioso, che in Lomellina dura ormai da decenni.

In pullman soprattutto studenti

Stazione ferroviaria di Mede, un nebbioso mattino di fine gennaio, primo dei “tre giorni della merla”. É da qui che alle 6.45 parte il pullman di Autoguidovie che arriverà a Vigevano alle 7.30. Pochi i viaggiatori da Mede, nessuno studente delle superiori perché da qui è più veloce andare a Casale Monferrato.

FUNZIONA Una dei pendolari, Giorgia, di 43 anni, lavora a Tromello, e racconta la sua storia: «Viaggio dal 2003 in pullman perché abbiamo una sola automobile e serve a mio marito. Con gli orari mi trovo bene, anche per il ritorno. Il servizio è dei migliori che possano esserci». Gli studenti cominciano a salire a Lomello (sei o sette, tutte ragazze) e a Ottobiano (una dozzina) fino ad arrivare a circa venti a Tromello. «Da Ottobiano e Tromello vanno anche a Voghera – spiega un autista – mentre fino a prima del Covid c’era anche una linea da Mede a Pavia, che poi è stata soppressa anche se sulla carta esiste ancora. E ci sono tanti studenti anche sulle corse da Mede a Mortara».

ORARI SCOPERTI Anna sale a Ottobiano e lavora a Vigevano da 10 anni. «E’ comodo, al ritorno viene a prendermi mio marito». Qualche suggerimento? «Un po’ meno di ressa per gli abbonamenti mensili e qualche gentilezza in più da parte di alcuni autisti». Che in in genere sono molto disponibili.

Ma ci sono anche le eccezioni – racconta Fiorenza, anche lei pendolare da Ottobiano a Vigevano – e comunque io metterei delle corse in più, perché fino all’una non ce ne sono altre. Questo è un orario prettamente scolastico, e nel fine settimana noi lavoratori non abbiamo collegamenti.

I GIOVANI Il pullman da Mede a Vigevano sfiora Gambolò al mattino, mentre l’attraversa nel pomeriggio al ritorno. «Da Gambolò a Vigevano c’ è una navetta che passa ogni 10 minuti – racconta uno degli autisti della Mede-Vigevano – oltre ad altre due linee che passano di qui da Tromello e Garlasco per Vigevano. Bisogna dire che gli studenti di questa linea sono molto disciplinati e si mettono in fila per salire. Quelli che vanno a Casale invece si accalcano fuori dalla linea di sicurezza (il cosiddetto salvagente) e si spintonano fino sulla strada, nonostante i numerosi avvertimenti verbali». Buona la presenza delle donne autiste: tre a Sannazzaro e due a Vigevano.

a cura di Ab, Dz.

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