Valorizzare i centri storici per evitare il “deserto”

La Lomellina alla ricerca di soluzioni per contrastare e ridurre il fenomeno dello spopolamento. E dal convegno organizzato a Sant’Angelo Lomellina il 27 febbraio dal Gal Lomellina è emerso che i comuni del territorio devono studiare e progettare percorsi di riqualificazione e recupero dei centri storici.

COSA SERVE «Servizi come ospedali e farmacie – spiega Antonio Del Bianco, coordinatore di ricerca di Polis Lombardia, l’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia – possono contribuire a rendere più attrattivo il territorio lomellino per fasce di popolazione over65 disposte a trasferirsi a vivere in aree che offrono maggiore qualità ambientale. E’ importante mantenere un presidio di servizi per una popolazione che diventa sempre più vecchia. Alcuni servizi di prossimità potrebbero essere realizzati con il concorso di cooperative di comunità che aiuterebbero alcuni borghi a costruire spirito mutualistico e capitale sociale. Penso ai comuni lomellini che si trovano lungo la via Francigena, ma penso anche a centri come Mede, Lomello e Mortara». Popolazione che invecchia, ma anche giovani e neolaureati che preferiscono trasferirsi altrove per andare alla ricerca di nuove opportunità lavorative e uno stile di vita più in linea con le loro esigenze.

LAVORO PER I GIOVANI Per questo la sfida per la Lomellina è «creare occasioni di lavoro per i giovani laureati, evitando di perdere capitale umano qualificato. I presupposti ci sono perché i ragazzi sono legati al territorio in cui sono cresciuti e se messi nella possibilità di farlo sono propensi a costruirsi al suo interno il proprio futuro. Tra le principali motivazioni che a questo proposito abbiamo rilevato ci sono il forte legame con la comunità, la possibilità di contatti sociali più gratificanti e la migliore qualità della vita. Sono tutte opportunità che vorrebbero poter sfruttare, ma per farlo hanno bisogno di sentirsi parte di un cambiamento rispetto al passato». Nelle aree interne mancano anche politiche e misure volte a incentivare la natalità e la genitorialità. «La barriera principale che impedisce di cercare di avere figli – sottolinea Del Bianco – è di tipo economico. In genere chi pensa di avere figli teme le difficoltà economiche e di avere poche opportunità a livello lavorativo. Le politiche di intervento devono agire sulla leva del mercato del lavoro e sulla casa per facilitare progetti di vita e genitorialità delle nuove generazioni». Negozi che chiudono, servizi che mancano per una popolazione sempre più anziana e carenza di opera infrastrutturali e percorsi di collegamento.

COMUNITÀ Anche per Ilda Curti, docente di rigenerazione urbana dell’Università degli studi di Torino, la Lomellina è chiamata a scommettere sul senso di comunità per favorire la natalità e far fronte allo spopolamento: «Ripensare e progettare un territorio significa definire e investire in modelli di sviluppo capaci di rimettere in moto il metabolismo dei territori creando luoghi di relazioni, di aggregazione. Significa investire risorse in infrastrutture sociali che tengano conto delle esigenze e delle necessità di tutta quanta la popolazione. La Lomellina ha bisogno di dare un nuovo significato al concetto di comunità, di cittadinanza locale e di prossimità».

Dobbiamo cercare di aiutare i ragazzi a rimanere nel loro territorio, inserendoli in politiche educative e lavorative. A questo proposito va coinvolta anche l’Università di Pavia.

NUOVE STRADE Un’azione condivisa da tutti i comuni che rientrano nell’area interna è, secondo Stefano Leva, presidente del Gal, il punto di partenza per rendere in un futuro di medio termine la terra del riso nuovamente attrattiva per giovani, anziani e coloro che intendono diventare genitori: «Servono e sono necessari percorsi che tengano conto di tutta la dimensione territoriale. La strategia che stiamo predisponendo per conto dei comuni dell’area interna affronta alcuni aspetti e alcuni problemi in modo intelligente e originale, ma certamente non è la bacchetta magica e non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi della Lomellina. Tutto ha avuto inizio nell’ottobre 2021, quando Regione Lombardia ha individuato con una delibera di giunta regionale le aree interne e da quel momento abbiamo iniziato a studiare e mettere in atto delle strategie per affrontare in primis il tema dello spopolamento. Come Gal ci siamo impegnati a raccogliere le progettualità che nascevano da uno o più Comuni, valutando poi l’adesione alla strategia generale».

Edoardo Varese

Le ultime

Alunni stranieri: a Vigevano quasi la metà

Gli stranieri tra i banchi, tra prima e seconda...

IA / Tra tanti pro, ma anche tanti contro

Don Ciucci: «non è intelligenza» «L’intelligenza artificiale ci interpella perché...

Osservatorio 14-03 / Il digiuno e la parola

L’immagine del deserto è una delle più evocative del...

16 marzo, seconda Domenica di Quaresima

Siamo nel cuore del vangelo di Luca, una sosta...

Login

spot_img

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui