Messa in diretta su Facebook – il messaggio del Vescovo per la Quaresima

La celebrazione eucaristica di domenica 1 marzo, ore 18, sarà trasmessa in diretta sul canale Facebook de L’Araldo Lomellino. Il vescovo monsignor Maurizio Gervasoni celebrerà la messa in forma privata dalla cappella del seminario diocesano, per permettere a tutti i fedeli della Diocesi di Vigevano di seguire la liturgia domenicale, che segna l’inizio della Quaresima. Si tratta di un provvedimento che non ha precedenti, iniziative analoghe saranno intraprese in tutte le diocesi della Lombardia, un modo per tutelare sia le esigenze della salute – adempiendo alle direttive di Regione e governo relative all’epidemia da coronavirus – sia quelle spirituali della comunità diocesana.

Link al canale Facebook de L’Araldo


Il messaggio del Vescovo per la Quaresima

Quest’anno la Quaresima inizia un po’ di soppiatto, per via dell’emergenza legata all’epidemia del Coronavirus. Questa strana creatura ci ha bruciato le feste carnevalesche e ci ha costretto a una sorta di quarantena anche dalle pratiche religiose comunitarie. E’ però interessante da subito notare che quaresima e quarantena hanno una comune radice linguistica. Forse non è solo casualità etimologica. I sentimenti di questi giorni sono vari e strani, perché indotti dall’esterno, causati da qualcosa che ha sconvolto le nostre abitudini e ci ha messo davanti agli occhi un’emergenza che non possiamo sottovalutare.

Davanti al pericolo di ammalarsi e forse di morire, ma soprattutto, davanti al rischio che a farci ammalare possano essere le persone con cui veniamo casualmente a contatto, abbiamo radicalmente rivisto le abitudini di relazione sociale

D’improvviso ciò che nella società è ritenuto indifferente acquista un valore forte, perché è ritenuto pericoloso il rapporto con gli altri. E così ci si accorge che spesso ciò che vale è proprio ciò che sottovalutiamo e che merita responsabile attenzione sempre. Prenderei spunto proprio da questa emergenza per ricordare che il tempo penitenziale della Quaresima in parte ha proprio uno scopo simile.

Il cammino quaresimale con Gesù verso Gerusalemme e la Pasqua serve ad acquisire un atteggiamento penitenziale per convertire il cuore e accorgerci di ciò che vale davvero

per purificare le intenzioni, per vincere la superficialità e per togliere dalla nostra vita quei comportamenti che, pur piacevoli, di fatto ci fanno male. Insieme con questo il cammino quaresimale ci permette di apprezzare meglio e veracemente il bene e rifiutare il male. E’ perciò un cammino sapienziale che ci corregge e ci purifica e ci aiuta a capire che molto nella nostra vita ordinaria è sbagliato e imprudente. E’ un tempo favorevole per riscoprire la verità e la saggezza. Nella quarantena si riduce tutto all’essenziale, come si fa con l’altro simbolo quaresimale, il deserto: si custodisce ciò che è prezioso, si presta attenzione alle condizioni di vita e si capisce che troppo spesso viviamo al di sopra delle nostre possibilità.

Infine il Coronavirus ci fa capire che non siamo noi i padroni del mondo e del destino. Basta un virus più aggressivo e l’umanità si riscopre piccola creatura, che potrebbe anche non esistere

Non solo, ma l’uomo si scopre bisognoso dell’aiuto degli altri in modo sostanziale per essere curato e protetto, ma vede nell’altro il reale portatore di morte. La comunione di destino degli uomini si pone così al centro della nostra attenzione con urgenza e con appello alla responsabilità, ma anche come cifra di una salvezza che può essere ultimamente solo invocata. Invero questo è ciò che da sempre la Chiesa chiama storia di peccato e bisogno di redenzione che trovano in Gesù il redentore e il salvatore, perché egli ci riconcilia con il Padre e ci dà la forza dello Spirito con cui superare ogni pericolo e pena: l’amore di Dio. IL vero male non è il coronavirus, ma il male che si annida nel nostro cuore, la nostra paura e il nostro egoismo, l’illusione di essere eterni e onnipotenti…

Auguro a tutti di vivere con intensità questa Quaresima, proprio lasciandoci guidare dall’urgenza di senso e di responsabilità che l’epidemia in corso provoca, ma soprattutto riscoprendo più profondamente la necessità di penitenza e di fede che preghiera, digiuno ed elemosina da sempre stimolano nel nostro cuore

Il mistero della Pasqua cambi la nostra vita e faccia di noi testimoni dell’amore sempre rinnovato di Dio per noi.

Vigevano, 26/2/2020.

mons. Maurizio Gervasoni

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