Dal 2 giugno al via anche la campagna vaccinale anti-coronavirus per i bambini nella fascia d’età dai 12 ai 15 anni, tra dubbi e voglia di ripartire.
Comirnaty, il vaccino destinato a prevenire il virus da Covid-19, è lo stesso autorizzato per gli adulti e i ragazzi di età superiore ai 16 anni e, allo stesso modo di come viene somministrato nei soggetti adulti, anche nei più piccoli la somministrazione prevede due iniezioni di vaccino nel muscolo della parte superiore del braccio, tenendo conto di un intervallo di tempo di circa tre settimane da una iniezione all’altra.
LO STUDIO Tuttavia, prima di arrivare alla decisione conclusiva di somministrare il vaccino contro il Covid-19 nella fascia d’età dei più giovani, molte sono state le polemiche e i dubbi che hanno attanagliato tutto il mondo scientifico, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia e le possibili controindicazioni che il vaccino può procurare ai pazienti più piccoli. I possibili effetti causati dalla somministrazione di Comirnaty nei bambini, infatti, sono stati esaminati in uno studio scientifico portato avanti dal piano d’investigazione pediatrica (PIP) di Comirnaty e approvato dal comitato pediatrico dell’EMA (PDCO). La ricerca, effettuata su 2260 bambini appartenenti alla fascia d’età tra i 12 e i 15 anni, dimostra come i più giovani abbiano mostrato una risposta immunitaria paragonabile a quella studiata nella fascia dei 16-25 anni e di come non presentassero segni di precedente infezione, dando pertanto conferma dell’efficacia.
I RISULTATI Nel corso della ricerca, gli studiosi hanno voluto verificare la validità del siero e gli eventuali sintomi somministrando ad alcuni bambini il vaccino, mentre ad altri una somministrazione fittizia, o placebo. I risultati che sono emersi, così si evince dal comunicato dell’Aifa, sono positivi: dei 1005 ragazzi in età pediatrica che hanno ricevuto le due dosi del vaccino, nessuno di loro ha contratto il virus da Covid-19, contrariamente ai 16 bambini su 978 che hanno ricevuto placebo. Da questo risultato, si nota anche come il vaccino contro il Covid-19 abbia avuto un’efficacia di prevenzione della malattia del 100%, anche se gli studiosi affermano come il tasso reale potrebbe oscillare tra una percentuale del 75% e del 100%.
GLI EFFETTI INDESIDERATI Tasto dolente della questione rimane sicuramente il fattore effetti indesiderati, soprattutto alla luce delle recenti notizie. La maggior parte degli effetti collaterali, riscontrati nei bambini appartenenti alla fascia 12 e 15 anni, sono comuni e simili a quelli riscontrati negli individui adulti sottoposti al vaccino, tra cui dolore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, febbre e dolori muscolari o articolari. Nonostante tutto, l’EMA ha concluso come i benefici di Comirnaty nei bambini fino ai 15 anni d’età siano superiori ai rischi.
Rita Cardinali