Prova orale quasi sicuramente online per i quasi 500 mila maturandi (ma non è ancora formalmente certo) e niente esame di terza media ma solo una valutazione del consiglio di classe, che tiene conto anche di un elaborato del candidato. Scrutini ‘a distanza’ per tutti gli studenti degli anni intermedi è promozione all’anno successivo. Non si è ancora capito se con debiti e recuperi oppure no. Ci saranno comunque i 5 e i 4 e la frequenza, anche se non verranno contate le assenze, verrà presa in attenta considerazione
Il decreto sulla scuola approvato ai primi di aprile dal Consiglio dei ministri fa discutere. Si naviga a vista nella scuola italiana e anche il nostro territorio vive in prima persona una situazione di radicale emergenza che ha rilanciato in modo straordinario tecnologia e Formazione a distanza. Sia le scuole secondarie di primo grado che gli istituti superiori cittadini non si sono lasciati troppo spaventare da tutto quello che ha provocato il Covid 19. La sospensione delle lezioni e delle riunioni con gli insegnanti è stata sostituita con le lezioni on line, che sono state poi declinate anche per le riunioni con i docenti.

IL COMMENTO DEI DIRIGENTI «Siamo partiti subito con l’attività didattica a pieno regime – dice Stefania Pigorini direttore didattico dell’istituto tecnico, commerciale e per geometri, Luigi Casale – garantendo in tempi brevi la ‘normalità’ delle lezioni. Abbiamo monitorato le criticità attraverso il confronto con gli insegnanti ed i suggerimenti arrivati dagli studenti; abbiamo sviluppato un sistema che ci ha permesso di monitorare chi era online e con quale strumento informatico. Questo ci ha consentito di distribuire tablet a studenti che ne erano sprovvisti o a coloro che avevano palesi problemi di connessione che si sono protratti ben oltre i giorni ‘stabiliti’, al fine di permettere a tutti di avere una situazione ottimale: quella che consente di collegarsi, seguire le lezioni, assistere alla correzione dei compiti, senza l’assillo che la connessione sparisca».
La dirigente del Casale sottolinea che «da noi, come in altre scuole, c’è lo studente che segue di più come quello che segue di meno. Stiamo cercando di monitorare gli stranieri, coloro che vivono disabilità, che hanno bisogno di sostegno soprattutto in questo periodo».
La preside dell’istituto in via Ludovico il Moro spiega: «Sono in attesa di capire che cosa accadrà rispetto alla valutazione e agli Esami di Stato, ma complessivamente siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto e mi auguro che non si decida per la riapertura delle scuole, almeno fino a che non ci sia una programmazione che permetta a tutti, ma davvero proprio a tutti, di non correre alcun pericolo di contagio».

Alberto Panzarasa direttore didattico del liceo classico, scientifico e delle scienze umane “B. Cairoli” commenta: «Le lezioni on line sono progettate per arrivare a fine anno scolastico con tutte le discipline. Quindi continuano lezioni on line, videolezioni, collegamenti che servono per rendere partecipi i ragazzi della correzione dei compiti – continua – un momento di verifica importante, che serve ai ragazzi e ai docenti». Riguardo alla maturità 2020 Alberto Panzarasa commenta: «E’ scandaloso che fino al 18 maggio non potremo sapere come sarà: c’è troppo poco tempo per organizzare il ‘dopo’. Ma il decreto è già stato emanato, a quello seguirà l’ordinanza e le precisazioni sulle commissioni: insomma mi sembra proprio che saremo ‘costretti’ ad accettare il ‘pacchetto’ completo senza muovere nessuna critica, e a me, questo pare inaccettabile».
LA TESTIMONIANZA DI UNA STUDENTESSA – Elisa Malini frequenta il terzo anno al Liceo delle Scienze umane, all’Istituto San Giuseppe di Vigevano, e racconta la sua esperienza con la Formazione a distanza più in termini positivi che negativi. «In questo periodo – mette subito in chiaro – sto lavorando molto di più di prima. Imparare attraverso il computer e quasi come imparare in classe. Va detto però che per certe materie è molto più facile e immediato l’apprendimento mentre in altre diventa più difficoltoso. In matenatica e fisica, ad esempio, faccio davvero fatica e, soprattutto, dopo un po’ di tempo davanti al computer non ce la faccio più». Ci sono giorni infatti che frequenta anche cinque ore e non è facile rimanere così tanto davanti al computer, anche da un punto di vista fisico. Sono frequenti infatti dolori legati alla postura oppure i classici occhi che “bruciano”. L’aumento delle ore è stato però progressivo. «Le prime settimane lavoravamo sulla piattaforma Edmodo – spiega Elisa – e facevamo prevalentemente compiti. Poi gli insegnanti hanno iniziato a mandarci delle videolezioni registrate e, a poco a poco, sono arrivate le lezioni in diretta, come una normale mattinata di lezione, attraverso la piattaforma Zoom. Dopo un inizio tragico – aggiunge -, dovuto al fatto che mio nonno e i miei zii si sono ammalati e sono stati ricoverati in clinica, oggi posso dire che comunque si può imparare anche attraverso la Formazione a distanza. La scuola fatta così non è negativa. Dipende da noi».
Isabella Giardini
Massimo Sala