Un Palio delle Contrade con una formula completamente rinnovata a causa del covid 19, la sfilata per due sere di fila dei “veterani” della Callerio accompagnati dalla banda per le strade del paese, e l’assegnazione del Defendentino d’oro, il riconoscimento civico, all’ex sindaco, da poco scomparso Giulio Mazzini, e alla stazione dei carabinieri di Gravellona, per l’impegno durante la pandemia. Sono stati questi gli ingredienti per la festa di San Defendente in versione “ridotta” di quest’anno. Sabato sera le quattro contrade si sono disputate un simbolico Palio, lo stendardo rimarrà in chiesa a San Giorgio, ed è stato consegnato dal sindaco Luigi Parolo il Defendentino, il riconoscimento civico che ogni anno viene assegnato ai cittadini che hanno dato lustro al paese.
Abbiamo assegnato – ha detto – il riconoscimento alla memoria di Giulio Mazzini, perchè ha sempre amato Cassolnovo al quale si è dedicato negli ultimi anni come presidente di Radici, l’associazione che ha operato per dare rilevanza e unicità al nostro territorio. Mazzini è stato anche consigliere, assessore e sindaco in due occasioni. Lascia un indelebile ricordo nella popolazione cassolese. Una di quelle persone sempre più rare che non urlano ma usano il ragionamento per convincere gli avversari. È stato un politico fedele alla massima volterriana, che dice non la penso come te ma mi batterò perchè tu possa esprimere le tue ragioni.
I carabinieri in particolare sono stati premiati per il loro impegno durante l’emergenza covid. «L’emergenza epidemiologica ha messo in evidenza i valori che animano da sempre l’Arma dei carabinieri, vicinanza, solerzia nello svolgere il dovere, lungimiranza, valori al servizio dei singoli per una comunità attenta ai bisogni e sollecita nella ricerca del bene comune. Esprimiamo a nome dell’intera comunità cassolese riconoscenza e apprezzamento sincero e affettuoso ai nostri carabinieri. Riconosciamo nella loro presenza i sentimenti del carabiniere Salvo D’Acquisto».
I riconoscimenti non sono stati consegnati, ma verranno dati con buone probabilità il 30 agosto in una cerimonia ufficiale, anche se al momento non è ancora definitiva la data. Nei giorni rimanenti la festa è andata in scena in formato ridotto a causa del covid 19. Sabato hanno sfilato per il paese i ragazzi delle contrade del Palio, mentre domenica e lunedì i “veterani” dell’associazione Callerio hanno sfilato cantando accompagnati dal Corpo Musicale Cassolese. Lunedì i fuochi artificiali, una tradizione che dura da decenni, sono stati sostituiti sul piazzale della chiesa di San Giorgio da listarelle luminose. San Defendente è stata a tutti gli effetti la prima festa patronale che è stata festeggiata in Lomellina dopo il covid. Durante tutto il fine settimana la chiesa di San Giorgio è stata aperta per la visita al Santo e si sono tenute le messe e il consueto triduo di preghiera.
Andrea Ballone