Mortara, Croce Rossa in prima linea: «Situazione pesante»

Nonostante la stanchezza e lo stress non diminuisce l’attività del Comitato mortarese della Croce Rossa, in prima linea per questa emergenza. «Questa situazione è davvero pesante – esordisce Umberto Fosterni, presidente Cri Mortara – tutti (il personale dipendente e molti volontari) proseguono nel servizio. Come Comitato abbiamo scelto di proteggere con il livello massimo di Dpi (dispositivi di protezione individuale) tutto il nostro personale. Questo significa indossare la tuta speciale bianca, occhiali, mascherina, oltre ovviamente a guanti. Questo ci permette di lavorare con una certa sicurezza anche se andiamo a contatto con persone con sospetto coronavirus». Le richieste sono numericamente in calo, molte sono filtrate dal servizio 112, ma i viaggi hanno una maggiore durata, come i lunghi tempi per sanificare i mezzi.

RIDURRE IL RISCHIO DI CONTAGIO «Ove possibile – spiega Umberto Fosterni – si cerca di non trasportare, in accordo con la centrale Areu 118, questo per far affluire ai Pronto soccorso il minor numero di persone possibili, per ridurre il rischio contagio. Ma lo stress e l’impegno del personale della Croce Rossa mortarese è davvero alto. Dopo un viaggio con sospetto coronavirus, il mezzo viene sanificato, cioè totalmente lavato totalmente all’interno (pavimento, pareti, vetri, soffitto e attrezzatura) e anche all’esterno vengono disinfettate maniglie ed altro. Un’operazione che richiedere decine di minuti, ma serve per essere in sicurezza». Il Comitato di viale Capettini tiene alta l’asticella sulla sicurezza, con continue sanificazioni anche dei locali, box e cortile. «Domenica scorsa – aggiunge Umberto Fosterni – La Nuova Rinascente ha proceduto a sanificare ancora il cortile, i box e la sede. Una ulteriore precauzione che prendiamo.

LA VICINANZA DEI CITTADINI Continuano le donazioni sia di materiale (tute, guanti, mascherine), sia di denaro sul nostro conto corrente.

Sono state aperte sottoscrizioni anche su Facebook da parte degli alunni dell’istituto Omodeo, della Contrada della Torre, della società sportiva La Costanza, donazioni arrivano da singoli cittadini, ma anche da aziende o dal Comitato Sagra. Vorrei ringraziare chi ci sta vicino, donando materiale per noi preziosissimo, fondi o sanificando i locali. Ma anche chi ha voluto portarci pizze e pasta al forno. Sono gesti che confermano che la nostra gente ci è vicina, capisce l’immane sforzo che stiamo compiendo per garantire un soccorso qualificato. E se tutto ciò avviene è certamente per il coraggio, la voglia e la disponibilità dei dipendenti e dei volontari che svolgono servizio fra mille rischi e difficoltà, e che ringrazio di cuore».

Giorgio Giuliani

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