Lomello, dialogo multiculturale con dodici progetti da tutto il mondo

Un dialogo multiculturale a Lomello. È il concorso che su dodici progetti di studenti provenienti da tutto il mondo ha visto al primo posto “Memorie luminose” del romeno Alessandru Bardahan. Il premio, consegnato in basilica nel tardo pomeriggio di venerdì 21 giugno, è stato istituito dalla parrocchia di Lomello col supporto della Diocesi di Vigevano, dall’associazione Amici dei musei e dei monumenti pavesi, dal Dipartimento di architettura dell’Università di Pavia, ed è il primo evento di preparazione alle celebrazioni del 2025, in cui ricorrerà il millenario di fondazione della basilica di Santa Maria maggiore.

8xMille

IL RESTAURO Laura Olivetti del Ministero della cultura ha annunciato il restauro degli affreschi nel battistero di San Giovanni ad fontes e il controllo delle condutture per lo smaltimento delle acque, mentre il parroco don Roberto Signorelli ha dichiarato che con fondi Cariplo inizieranno presto i lavori al primo piano della canonica, che potrebbe diventare luogo di studio per le scuole.

La valorizzazione culturale scalda il cuore – ha detto il vescovo Maurizio Gervasoni – prima di noi c’è la lunga storia di chi aveva qualcosa dentro a livello religioso, civile, architettonico. Lasciandoci suggestionare da un progetto di bellezza possiamo pensare a contrastare il degrado con la conservazione e il restauro.

L’OTTO PER MILLE Così don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio beni culturali della Cei. «Ogni anno grazie all’8 per mille finanziamo progetti per 100 milioni di euro, ma non vogliamo che i nostri uffici siano solo burocrazia. Chiese, archivi, biblioteche, musei, costituiscono un patrimonio che viene dall’esperienza della comunità cristiana: tuttavia gli edifici storici attraversano un cammino e non sono destinati a rimanere così. Questo spiega la realizzazione di altari in stile moderno per chiese barocche o romaniche. In 10 anni abbiamo investito 40 milioni in opere d’arte moderna, e col premio “Frate Sole” a Pavia abbiamo radunato 128 architetti da tutto il mondo per mettere in dialogo le idee e far sì che la Chiesa diventi un committente consapevole». Il docente universitario Alessandro Greco ha dichiarato che «è importante non chiudersi nelle aule: la professione si fa in uno studio» mentre secondo il collega Luigi Schiavi

questa basilica è la massima testimonianza dell’architettura proto-romanica.

INTERESSE ACCRESCIUTO L’interesse per la basilica è cresciuto tantissimo, così come il dialogo tra Università e Diocesi, come ha confermato don Signorelli: «Creeremo un Festival del millenario, e l’Università organizzerà un convegno nella provvidenziale coincidenza dell’anno giubilare». A consegnare il premio, la presidente degli Amici dei musei, Alessandra Ferraresi, Olimpia Niglio, dell’Università di Pavia, coordinatrice del progetto “Ereditare il patrimonio culturale religioso”: «Questi progetti – ha dichiarato Niglio – hanno dimostrato la capacità di avvicinarsi allo spazio».

Davide Zardo

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