Si sblocca il bando della viabilità del nuovo ponte sul Ticino. Dopo mesi di attesa, e un’estate di dubbi dovuti a risposte che tardavano a mancare da parte degli enti competenti, lo scorso mercoledì 4 settembre la Provincia di Pavia ha pubblicato sull’albo pretorio il bando per la realizzazione delle rampe d’accesso al viadotto vigevanese.
IL BANDO Un lavoro da oltre 7 milioni di euro, che come indicato sul bando nella sezione dei criteri d’aggiudicazione sarà assegnato non solo guardando a criteri meramente economici ma anche “in base al rapporto qualità prezzo” che sarà oggetto di un’apposita commissione. I criteri che saranno valutati sono indicati anche sul bando: si tratta delle interferenze con la viabilità esistente, la gestione delle procedure e monitoraggio del cantiere, la struttura tecnico-operativa, il cronoprogramma, l’utilizzo di materiali riciclati, la durabilità della sovrastruttura stradale e della segnaletica e altri ancora, correlati a certificazioni varie. I lavori tra le altre cose prevedono, su sponda vigevanese, lo scavalco di via Lungoticino Lido con un’opera; la via sarà inoltre riqualificata con il rifacimento dello strato di usura e la realizzazione di una pista ciclabile della larghezza di 2,50 metri. Sono previsti anche dei percorsi ciclopedonali, sia lato Abbiategrasso, sia lato Vigevano, con larghezza di corsia pari a 1,5 metri, uno per lato di marcia. Le offerte dovranno pervenire, tramite procedura dall’apposita piattaforma telematica, entro le ore 9 del 10 ottobre:
l’aggiudicazione avverrà poi entro i 30 giorni successivi, dalla quale ci saranno poi 60 giorni per la firma del contratto. A essere premiata sarà in primis la qualità dell’offerta rispetto alla componente economica.
LA STORIA Si avvia così verso la conclusione una vicenda che aveva del beffardo, soprattutto vista la storia travagliata del nuovo ponte passata attraverso corsi e ricorsi decennali. Con un cantiere partito nel 2011, dopo il fallimento di due aziende e il licenziamento della Polese a inizio 2019, Piazza Italia ci ha messo due anni (anche a causa della pandemia) per individuare la ditta per completare il collegamento (rimasto “monco” di una ventina di metri), appalto poi andato agli abruzzesi del Consorzio Pangea. Nel novembre del 2023, finalmente l’ultimo collaudo. Al ponte completato però mancavano le vie d’accesso: quelle che a breve (si spera) saranno realizzate grazie al bando. Una vera e propria odissea. Una volta che le rampe saranno realizzate finalmente Vigevano potrà vedere alla luce un’opera infrastrutturale a lungo attesa dalla politica locale e dai cittadini.
Alessio Facciolo