Stazione di Vigevano, posteggi a rischio

Rifiuti, insicurezza percepita e, forse, un domani con un parcheggio dimezzato. La stazione di Vigevano, ogni giorno, è luogo di partenza, di transito, di arrivo per numerosi di pendolari: sono loro i primi a lamentare una generale incuria e un futuro incerto soprattutto legato all’accessibilità dell’area.

PARCHEGGIO Per chi arriva in stazione in auto, il primo approdo è il parcheggio di via Mazzini: 209 gli stalli disponibili, tra quelli a pagamento (a tariffe concorrenziali: 50 cent all’ora e gratis nel week end) e le strisce bianche gratuite. Sull’area le Ferrovie dello Stato (e in particolare la sua componente Fs Sistemi Urbani), che sono proprietarie del parcheggio, avrebbero però in programma una riqualificazione radicale, con il taglio di 98 posteggi e l’installazione al loro posto di aiuole e spazi di connessione. Un upgrade estetico, ma sicuramente meno funzionale per i pendolari: i quali, probabilmente, andrebbero incontro anche a un ritocco delle tariffe di sosta. La proposta è stata recapitata nelle scorse settimane al municipio e già avrebbe avuto l’ok da parte della paesaggistica, ma il dialogo tra le parti è ancora in corso, come si evince da una nota delle stesse Ferrovie: «Da tempo Fs Sistemi Urbani ha avviato un’interlocuzione con il comune di Vigevano. In linea con gli obiettivi del piano strategico del gruppo Fs e nell’ottica di promuovere l’intermodalità di stazione, la proprietà ha condiviso con l’amministrazione la necessità di riqualificare le aree in uso». Tradotto dal “burocratese”, l’intermodalità è il trasporto combinato su diversi mezzi: e se alcuni spazi dell’attuale parking potrebbero essere quindi occupati delle aree di scambio tra bus e treni, quelli riservati al posteggio potrebbero avere una diversa gestione. «Il comune di Vigevano si è dimostrato favorevole al progetto – dicono da Fs – e ha confermato la disponibilità a sottoscrivere una convenzione per la gestione tariffata del parcheggio». Dal comune proprio su questo fronte si sta cercando di portare a casa le migliori condizioni possibili, considerando anche che quel parcheggio soprattutto nei fine settimana rappresenta uno sfiatatoio importante per non ingolfare il centro:

C’è un’interlocuzione con le Ferrovie – conferma infatti l’assessore Omar Soresina – dalla quale cerchiamo di trarre il meglio per pendolari, residenti e cittadini.

RIFIUTI Cittadini che intanto fanno i conti con vandalismi e rifiuti. Basta allontanarsi di poco dalla banchina per piombare in uno scenario di degrado: bottiglie, sacchetti della spazzatura, pasti avanzati, rifiuti a volte sparpagliati lungo i binari, a volte ammonticchiati in mucchi attorno all’ex scalo, edificio ormai fatiscente e il cui tetto è crollato nei mesi scorsi. «Uno spettacolo di degrado assolutamente inaccettabile per una città che si definisce civile – è il commento di Piero Marco Pizzi, portavoce del gruppo civico Vigevano prima di tutto che per primo ha segnalato la vicenda – è inconcepibile che nessuno abbia ancora preso provvedimenti né abbia sollecitato Rfi per intervenire con urgenza». A preoccupare i pendolari sono anche i gruppi di persone che bivaccano e stazionano attorno ai binari: «Non è un ambiente in cui ti senti al sicuro, soprattutto la sera – commenta un viaggiatore – trovi spesso le scale sporche, le pareti danneggiate, gente che beve». La sorveglianza è poca, anche perché Vigevano non ha un presidio della Polfer, come non ce l’ha la Lomellina tutta: quello della stazione di Mortara, l’unico sul territorio, è stato chiuso nel 2015.

Alessio Facciolo

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