La data del 15 novembre è l’ultimo orizzonte della Vigevano-Magenta. Almeno, sulla carta: dopo l’assegnazione provvisoria del cantiere dello scorso luglio, Anas ha provveduto a ricalendarizzare il cronoprogramma dell’opera, che era rimasto fermo a un (evidentemente disatteso) via ai lavori nel mese di giugno.
TEMPISTICHE La consegna del cantiere, secondo quanto pubblicato dal sito Osservacantieri è prevista appunto per il 15 novembre 2024; la gara d’appalto il 31 ottobre. Si tratta di tempi stimati, ma in linea con l’aggiudicazione provvisoria assegnata da Anas alla Salc Spa (società del gruppo Salini) verso la fine del luglio scorso. L’assegnazione provvisoria, infatti, prevede 90 giorni di verifiche prima di quella definitiva. A essere oggetto del provvedimento è la cosiddetta tratta C, quella che collegherebbe Vigevano ad Albairate consentendo di bypassare il centro abitato di Abbiategrasso: un tracciato di 6,9 km con 6 svincoli, 4 viadotti e 3 gallerie artificiali, che consentiranno lo scavalco della linea ferroviaria Milano-Mortara, della statale 494 e del Naviglio Grande. Nonostante la nomea popolare di “superstrada” si tratta di un progetto decisamente più contenuto:
la larghezza complessiva della piattaforma stradale è di 10,5 km, con una sezione a unica carreggiata con una corsia per senso di marcia e banchina laterale.
I “NO” Se a Vigevano buona parte della politica locale esulta per il collegamento che consentirebbe alla città ducale di uscire dall’isolamento con il pur vicino Milanese, sull’altra sponda del Ticino si agitano le forze contrarie all’infrastruttura: tra le altre le municipalità di Cassinetta e Albairate, Città Metropolitana e cosiddetti i comitati “No tang” (nonostante la strada non sia nemmeno una tangenziale) guardano alla data del 23 ottobre quando in teoria si dovrebbe tenere l’udienza del tar del Lazio, già rimandata, sulla fattibilità dell’opera e sul conflitto di interessi del commissario Eutimio Mucilli. Il completamento del collegamento verso Malpensa, per l’intera tratta, è invece da tempo inserito da Governo e Regione Lombardia tra le opere prioritarie: il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, in un eccesso d’ottimismo, durante una visita a Vigevano si era detto pronto a tornare entro l’anno in Lomellina per l’apertura dei cantieri. Era il 2023: dopo un anno, forse, il via ai lavori sembra essere dietro la curva.
Alessio Facciolo