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Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa è ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Un’operazione condotta dai carabinieri di Pavia ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Ceffa, di una consigliera comunale e di tre dirigenti di Asm Vigevano. L’inchiesta verterebbe su reati contro la pubblica amministrazione e tuttora sono in corso di esecuzione perquisizioni, acquisizioni documentali e audizioni di persone informate.
LE INDAGINI L’indagine trae origine dalla “congiura di Sant’Andrea” risalente a novembre 2022: in quell’ occasione un gruppo di consiglieri ha presentato in massa delle dimissioni per fare cadere la giunta. Secondo l’inchiesta, uno dei consiglieri sarebbe stato avvicinato con la promessa di ricevere al somma di 15.000 euro se avesse partecipato alle dimissioni di massa. Proposta corruttiva che, secondo fonti Ansa, sarebbe stata avanzata da Angelo Ciocca, ex europarlamentare del territorio pavese, e da Alberto Righini, imprenditore edile di Vigevano e presidente dell’Ance. Per tutti loro sono state disposte perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici: entrambi sarebbero indagati. Nonostante la “congiura” sia successivamente fallita, le indagini sono andate avanti: Ceffa, secondo le accuse, per mezzo di una consulenza fittizia presso Asm Vigevano si sarebbe garantito il sostegno politico di una consigliera comunale (si fa il nome di Roberta Giacometti).
Il primo cittadino le avrebbe procurato, tramite un prestanome, una consulenza presso la municipalizzata, con il solo fine di assicurare un illecito vantaggio economico alla donna. Un incarico privo di utilità ma che i dirigenti di Asm Vigevano (Alessandro Gobbi, presidente di Asm Vigevano e Lomellina, Veronica Passarella, amministratore unico di Asm Vigevano, e Matteo Ciceri, commercialista e amministratore di Vigevano Distribuzione Gas), secondo le accuse, avrebbero mascherato. Si attendono ulteriori sviluppi.
LE REAZIONI Basiti i rappresentanti dell’amministrazione: «Non so nulla, sono scioccata» è il commento dell’assessore al Bilancio Nunzia Alessandrino, mentre Riccardo Ghia, anch’esso membro della giunta, si trincera dietro un
No comment. È il peggio del peggio per finire la legislatura.
Il sindaco di Vigevano ha incassato il sostegno di Matteo Salvini, leader della Lega: «Conosco Andrea Ceffa (come lo conoscono i suoi concittadini e tutta la Lega) come persona onesta e corretta e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente e tutto il partito siamo al suo fianco, certi della sua integrità, e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro ho lavorato con lui su alcune opere strategiche a partire dalla Vigevano-Malpensa e confido possa tornare al più presto in ufficio».
LE OPPOSIZIONI Commenti arrivano anche dalla galassia delle opposizioni: Luca Bellazzi, della lista civica Polo Laico, esprime «solidarietà al sindaco umanamente e a tutte le persone coinvolte, poi la giustizia farà il suo corso»; per la segretario del Pd Arianna Spissu «è un quadro desolante e inquietante del centrodestra vigevanese e pavese e ci auguriamo che vengano chiarite al più presto le responsabilità. Invitiamo tutti a non lasciarsi andare a giudizi, perché esiste un organo deputato a valutare se la condotta del sindaco sia stata criminosa o meno e a noi non resta altro che attendere e vigilare sullo sviluppo della vicenda. Sicuramente oggi la città di Vigevano si risveglia con tante domande, a cui speriamo che la magistratura possa dare risposta il prima possibile». Garantista Piero Pizzi, di Vigevano prima di tutto: «Vige il principio della presunzione di innocenza fino a prova contraria. Sono certo che la giustizia farà il suo corso, accertando la verità dei fatti nel rispetto delle procedure e delle garanzie costituzionali. In momenti come questo è fondamentale mantenere la fiducia nelle istituzioni». Più duro Furio Suvilla, dei Liberalconservatori: «Un danno ai cittadini vigevanesi. Non comprendo perché Ceffa invece che mostrare dignità personale non si sia dimesso e abbia aspettato di farsi arrestare».
Edoardo Varese (ha collaborato Af)