Il centro storico di Vigevano è fuori controllo? Lo scontro di domenica scorsa in via Dante ha riacceso il dibattito sulla sicurezza della città ducale, anche se nessuno sembra sapere davvero cosa fare. O meglio, la posizione del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, è abbastanza tranquilla:
«Ho parlato con il prefetto – precisa –, abbiamo già denunciato alcuni responsabili e abbiamo ben chiaro quello che è accaduto. Si tratta di un regolamento di conti tra famiglie egiziane. C’è poi un altro discorso, altrettanto importante, che va affrontato e che coinvolge alcuni sbruffoncelli, minori non seguiti dalle famiglie, che vanno messi al loro posto». Il primo cittadino sottolinea inoltre «che non si tratta di un problema legato agli stranieri. Incontrerò in questi giorni alcuni genitori di giovani tunisini che non vogliono che si faccia di tutta l’erba un fascio. Non è una questione di stranieri e non stranieri. E’ una questione di cittadini che rispettano le regole e di chi non le rispetta. Va inoltre detto che non è in capo al sindaco la questione della sicurezza, anche se sul posto, quando è scoppiata la rissa, è intervenuta tempestivamente una nostra pattuglia di polizia municipale. Col prefetto il rapporto è ottimo e ci sta dando una grande mano».
POCHE IDEE Inevitabile, comunque, che l’ultimo episodio faccia discutere. E’ uno dei più gravi avvenuto di recente quello che ha avuto come teatro via Dante: domenica si è verificato uno scontro tra una ventina di ragazzi, con un sedicenne e un diciannovenne che sono stati portati in codice giallo uno al San Matteo di Pavia e l’altro all’ospedale civile di Vigevano. Sul posto sono intervenuti carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Sono inoltre stati trovati un martello e un coltello. È ancora in corso la ricostruzione dell’accaduto delle forze dell’ordine, ma se da una parte si loda l’intervento immediato delle autorità, dall’altra c’è chi si chiede se le misure di repressione siano quelle più utili per prevenire episodi di questa natura.
Non c’è alcun problema legato alla sicurezza – sottolinea l’assessore alla polizia locale Nicola Scardillo – siamo intervenuti subito, così come i carabinieri e la finanza: questo prova che la città non è assolutamente lasciata in balia degli eventi. Chi si diverte a alimentare polemiche non fa il bene della nostra città.
ESPERTI Un tavolo di confronto con esperti per avere una visione più ampia e proiettata al futuro è la posizione di Marco Vassori, consigliere del Pd ed educatore che lavora in ambito giovanile: «Non si riesce a capire che il primo passo da compiere è convocare le commissioni, chiamare esperti e discutere di mancanza di centri di aggregazione giovanili e di assenza di visione politica che coinvolga anche i ragazzi. Il pugno duro da solo non serve a nulla e se siamo ancora fermi a discutere di sicurezza, mancanza di prospettive significa che siamo arretrati». Per Vassori si deve tenere conto di «un’attenzione specifica soprattutto ai bisogni giovanili. L’argomento è complesso: prima lo si capisce, prima si può pensare di intervenire seriamente». Il consigliere Furio Suvilla con il gruppo dei Liberali conservatori si è mobilitato per proporre incontri per discutere del problema della sicurezza in città. Piero Pizzi e l’associazione “Vigevano prima di tutto” propongono una manifestazione «aperta a chiunque voglia contribuire a sensibilizzare su questo grave problema».
Edoardo Varese, (ha collaborato Ms)