Tribunale, obiettivo riapertura

Tribunale: siamo alle battute finali? Sembrerebbe di sì. Anzi, ci si augura di sì. Dopo l’audizione in Regione Lombardia della delegazione vigevanese composta dal primo cittadino, Andrea Ceffa, dall’avvocato Giuseppe Antonio Madeo, ultimo presidente dell’Ordine forense di Vigevano, da Elena Sisaro presidente dell’Associazione Avvocatura Vigevanese, dai consiglieri regionali Ruggero Invernizzi, Roberto Mura e Giuseppe Villani, ora, si attende l’approvazione della Proposta di Legge dal Consiglio Regionale.

Il tempo scorre ed occorre fare presto: «E’ necessario che questo avvenga – ha detto Giuseppe Antonio Madeo – vale a dire calendarizzare la proposta di legge per portarla all’approvazione entro metà luglio: a Roma la legislatura sta per finire e se non facciamo presto, avremo solo perso tempo perché con la fine della legislatura decade tutto e occorre ricominciare tutto daccapo». Nel corso dell’audizione in Regione Lombardia di due settimane fa, l’avvocato Giuseppe Antonio Madeo ha sottolineato «non stiamo facendo una guerra contro Pavia ma per il ripristino del Tribunale a Vigevano che aveva tutti i parametri per rimanere aperto». A testimoniarlo il livello di efficienza raggiunto dal Tribunale prima della soppressione: si trovava al sessantanovesimo posto in Italia su 165 tribunali. Non solo, l’avvocato Madeo ha sottolineato come «avere il Tribunale in città e nel territorio circostante vuol dire accrescerne il livello culturale, quello della sicurezza; la chiusura del medesimo ha impoverito il tessuto sociale ed economico di tutto il territorio. Avevamo tutti i parametri per rimanere aperti, c’erano i numeri per aprire addirittura una sezione lavoro».

Il sindaco Andrea Ceffa ha sottolineato, portando in Commissione un documento di sostegno firmato dal Comitato Intercategoriale di Vigevano e Lomellina: «L’accorpamento con Pavia non ha prodotto una riduzione della spesa ed un’efficienza del sistema giustizia, anzi, ha peggiorato le cose. Ricordo che Vigevano aveva tutti i numeri per giustificare il fatto che il Tribunale rimanesse qui». A rimarcare questo «il sopralluogo effettuato la settimana scorsa – dice Ceffa – che ha evidenziato che la struttura è un buone condizioni, occorre solo effettuare interventi di messa a norma: per questo è necessario battere ogni strada per riavere Tribunale e Procura della Repubblica». Adesso bisogna attendere la decisione del Parlamento che deciderà il futuro del foro.

Isabella Giardini

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