La vigevanese suor Maria Cinzia Vennari è stata confermata come priora della Provincia d’Italia delle suore domenicane di Santa Caterina.
E’ stata scelta lo scorso 23 agosto nel corso del VI Capitolo provinciale, è al terzo mandato e resterà in carica per quattro anni. «A suor Maria – si legge in una breve nota della Congregazione – i nostri auguri di buon cammino e la nostra preghiera perché lo Spirito guidi i suoi passi e quelli della nostra Provincia sulle vie che lo Spirito ci indicherà e aprirà».
Suor Maria Cinzia, come nasce la sua vocazione alla vita consacrata e cosa l’ha attratta del carisma domenicano?
«Sono nata a Vigevano, dalla scuola dell’infanzia fino alle magistrali ho studiato presso le suore domenicane. Dopo gli studi di pedagogia all’università di Milano ho vinto il concorso e sono diventata docente di ruolo. Anche se con il mio impegno lavorativo e il volontariato presso la parrocchia del Cascame mi sentivo una cristiana impegnata, pian piano è maturata la vocazione alla vita consacrata. L’esperienza della gioventù mi ha attratto verso la scelta del carisma domenicano, che mi colpisce per la passione alla vita,
alla ricerca assidua della Verità attraverso lo studio e il rapporto con la comunità.
Lei vive il suo mandato in un tempo complesso: quali sono le sfide, le dimensioni sulle quali la sua congregazione oggi è chiamata a mettersi in gioco?
«Il titolo del Capitolo di questi giorni è “anche al presente c’è un resto scelto per grazia”: la nostra realtà si sta riducendo, la crisi di vocazioni colpisce anche noi. Nella storia della salvezza però è il processo di Dio con il Suo popolo, che dopo i momenti di gloria questo è ridotto a un “piccolo resto”, nel quale possa risplendere più chiaramente la Sua gloria e che tutto non dipende dalle sole forze umane. Il Signore ci sceglie per Grazia, non si accontenta del poco popolo rimasto: ci custodisce e ci sostiene nella nostra adesione a seguirLo».
Lei è al terzo mandato come Provinciale. In che cosa consiste il suo servizio e quali attenzioni particolari le sembra di dover mettere in campo, anche alla luce della sua esperienza?
«Inizio il mio terzo mandato, il Capitolo provinciale mi ha chiesto di continuare il mio ministero. Mi viene chiesto di restare a portare dei processi di accompagnamento nella speranza. Inoltre abbiamo tante suore anziane, ma l’età anziana non è uno scarto bensì insegnamento prezioso dell’essenza di vita. Il Capitolo sta cercando di individuare dei processi appunto verso l’essenziale del nostro carisma e della nostra missione. Mi viene chiesto anche di affiancare le opere sociali destinate ad altri enti con cui lavoriamo, essendo realtà indipendenti ma collegate alla Congregazione».
Le suore domenicane di Vigevano sono una realtà significativa per il nostro territorio: quale a suo parere potrebbe essere la testimonianza che sono chiamate a rendere oggi?
«La comunità di Vigevano è un faro per la città e la Diocesi, come per i preti e il Vescovo, anche se al momento le forze sono poche. Il nostro carisma è di manifestare il volto materno della misericordia del Padre, il quale fa sì che le suore domenicane di Vigevano sia un grembo materno, una casa che accoglie chi cerca un senso di famiglia e fraternità. La Cooperativa Santa Caterina affianca la vita della comunità domenicana vigevanese, gestendo la scuola san Giuseppe, elemento fondamentale per noi in quanto lo studio e l’educazione sono essenziali per la crescita umana e cristiana per i ragazzi e bambini a noi affidati».
Dpb, Dcc
