Aspettando settembre 2 / La parola ai dirigenti scolastici

Proseguono gli interventi dei dirigenti scolastici in vista di settembre. Cosa si sta facendo per la ripartenza tra i banchi? Come e cosa cambierà rispetto al passato? Cosa dobbiamo aspettarci? Queste le domande poste, per vedere cosa si sta facendo nelle scuole del territorio. Dopo il primo intervento di Gabriele Sonzogni, dirigente scolastico Ic “G.eG. Robecchi” di Gambolò, ospitiamo quello d Pietro Chierichetti, dirigente dell’Ic di via Anna Botto Vigevano a Vigevano.

Il dirigente Pietro Chierichetti
Pietro Chierichetti

Al momento abbiamo lavorato su due fronti. Da una parte abbiamo calcolato la disponibilità di accogliere gli alunni negli spazi disponibili alla luce delle indicazioni fornite nelle linee guida del Ministero dell’Istruzione e nel documento del Comitato Tecnico Scientifico.
Dall’altra stiamo definendo un protocollo per garantire tutte le misure necessarie a riprendere in sicurezza.
Nel nostro istituto non ci sono grosse criticità, gli spazi sono adeguati a garantire le misure di distanziamento alla secondaria Besozzi, per il plesso della scuola Ramella saranno necessari invece alcuni aggiustamenti e spostamenti di classi e di arredi ma non dovremmo avere grandi problemi a ripartire in presenza e mi sono impegnato per evitare soluzioni drastiche e poco funzionali all’utenza.
Abbiamo chiesto al Comune un aiuto per fornire ciò che serve a garantire entrate scaglionate e distanziamento: per la scuola dell’infanzia in particolare mi auguro vengano fornite le strutture per garantire le corrette procedure di accoglienza dei bambini e per consentire lo svolgimento delle attività in completa sicurezza e tranquillità. Sull’infanzia infatti pur non dovendo garantire il distanziamento previsto per gli altri ordini di scuola, le indicazioni del Piano per la ripartenza fornito dal Ministero e dal Comitato Tecnico Scientifico lasciano aperte alcune questioni sui gruppi e sul rapporto alunni-insegnanti.
Rimangono comunque alcune situazioni ancora non definite perché alcuni aspetti come la disinfezione frequente degli spazi e le entrate diversificate per punti di accesso richiedono un incremento di organico del personale dei collaboratori scolastici.
In questa fase ci sono troppe indicazioni vaghe e molto è lasciato all’autonomia delle singole scuole: dal mio punto di vista mi preme però far rilevare che l’autonomia scolastica è finalizzata al successo formativo degli alunni e non a garantire situazioni di sicurezza sanitaria come quella che viene demandata alle scuole oggi. Dalle istituzioni devono pervenire indicazioni chiare e precise a beneficio di tutti.

Pietro Chierichetti
Istituto Comprensivo di via Anna Botto Vigevano

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