Oggi per i maturandi è stato un giorno importante, la prima prova d’esame è passata. Ma quali tracce avranno scelto i ragazzi?
CAIROLI Alessia Bernardinello frequenta l’indirizzo delle scienze umane al liceo Benedetto Cairoli e ci ha raccontato la sua esperienza: «Per la prima prova d’esame ho deciso di svolgere la traccia A1. La proposta aveva come argomento il componimento “Pellegrinaggio” del poeta Giuseppe Ungaretti».
Ho voluto scegliere questa traccia per il suo particolare frammentismo e per la possibilità di trattare argomenti alquanto delicati ma allo stesso tempo significativi come, ad esempio, la sofferenza umana.
CARAMUEL Andrea Scuri invece, studente dell’Istituto tecnico Caramuel, con indirizzo scientifico scienze applicate, ha apprezzato molto le varie tracce presentate: «Secondo me erano tracce molto belle e interessanti che sviluppano temi diversi e non banali. Nonostante questo, alcune proponevano quesiti abbastanza complicati, più che altro nella parte di collegamento con altre materie. Io in particolare ho scelto la traccia B1, poiché mi appassiona molto la storia contemporanea. Ho trovato l’argomento molto stimolante in quanto l’ho potuto collegare all’attualità».
CASALE Matilde Candusio invece frequenta l’indirizzo di relazioni internazionali e marketing nell’istituto Casale: «Ho scelto la traccia C2 perché era quella che mi permetteva al meglio di esprimere i miei pensieri. Inoltre trattava due argomenti secondo me molto interessanti. Il primo la scrittura diaristica e il secondo i social. Oggi è stato un giorno molto particolare, sembrava un classico tema in classe con i miei compagni però si sentiva quella sensazione di ansia per l’effettiva importanza di questa prova».
Giulia Drago
117-06 L’antivigilia
La prima prova sembra così lontana eppure, se ci penso, mancano solo due giorni. Come avevo immaginato sono giorni di fuoco per lo studio, l’insicurezza di non sapere con precisione la traccia che verrà scelta è un vero incubo. Si deve ripassare tutto ora ma non avevo mai fatto così tanta fatica. Speriamo che passino in fretta queste ultime fatiche perchè sono più pesanti di un’interrogazione il giorno stesso degli scrutini.
218-06 Notte prima
Ancora nessuna ansia, solo una grande nostalgia. Il pensiero che questi anni stanno definitivamente per finire un po’ di tristezza la portano. Quando si sentono altri ragazzi raccontare di questi momenti non si percepiscono bene le emozioni, ma ora capisco tutte le risate che in realtà non sono né risate né pianti, non sai nemmeno tu cosa stai facendo. E quante lacrime spese cantando “Notte prima degli esami”.
319-06 Il tema d’italiano
Salutiamo tutti l’ansia che con grande trionfo si presenta quando consegni il documento d’identità e capisci che non è una verifica come le altre perché la tua professoressa di italiano non è mai stata così seria. Arrivano le tracce e il tuo stomaco decide di fare un giro sulle montagne russe. Non si sa come ma in quel momento la mia lingua madre non era l’italiano ma un dialetto strano simile a quello di Dante Alighieri.
420-06 La seconda prova
Il tema di scienze umane è da sempre stato più difficile rispetto a quello di italiano, e invece all’esame tutto può cambiare. I collegamenti erano abbastanza immediati e ci siamo tolti l’ansia almeno per oggi. Ma non è finita. Questa sarà la parte più brutta, studio e ripasso, studio e ripasso, adesso si pensa all’orale e quello si che mette paura. Pensiamo a quando saranno finiti anche gli orali, il rumore del mare si avvicina.
521-06 L’attesa dei voti
Pensavo che il massimo del panico arrivasse il giorno del colloquio ma anche qui abbiamo una sorpresa. L’attesa dei voti è decisamente peggio, un’agonia. Sembra che il tempo sia infinito. Le giornate durano ore e le ore possono durare minuti o addirittura secondi. E’ una pausa momentanea dopo tutto, ovviamente lo studio non manca ma ci si riposa anche. Orale non arrivi più!
622-06 Ansia pre orale
Studiare tutto all’ultimo serve a poco. Non ci si riesce a organizzare molto visto i tempi brevi ma è in questo momento che tornano utili i riassunti su cui hai perso ore e ore durante l’anno scolastico. Bisogna distrarsi, fare passare il tempo e, per quanto possibile, rilassarsi. Fare lo “studio matto del giorno prima”, come lo hanno sempre chiamato i miei professori, ti fa solo rendere conto che la tua testa si rifiuta di assorbire altre informazioni.