Medici di famiglia, Asst alza il massimale

Risveglio amaro per i medici di medicina generale vigevanesi a cui, lo scorso mercoledì mattina, è stato chiesto di aumentare il numero di pazienti in carico. Nonostante le rassicurazioni giunte la scorsa settimana da Amf e Asst Pavia in merito al pensionamento dei cinque medici ducali, l’aumento del massimale non è tardato ad arrivare lasciando una grossa incognita sul destino dei tanti pazienti vigevanesi.
COMUNICAZIONE «In previsione delle prossime cessazioni di medici di medicina generale, si rende necessario chiedere la collaborazione degli altri medici in merito alla possibilità di incremento del proprio massimale». Così inizia la mail giunta nella mattinata del 12 febbraio e inviata dalla dottoressa Raffaella Brigata, direttore ad interim della Struttura complessa cure primarie dell’Asst di Pavia che mira a trovare medici di medicina generale disposti ad aumentare il loro massimale. Una notizia, seppur negativa per i medici in carico, “addolcita” dalla temporaneità della situazione. In termini concreti, si tratterebbe di un aumento del massimale «fino a 1800 scelte con carico assistiti massimo di 2000 assistiti per un periodo di sei mesi – si legge nella mail – eventualmente prorogabile e comunque non oltre l’eventuale assegnazione di nuovi medici».
DIFFICOLTÀ Un ulteriore sforzo richiesto a una categoria di lavoratori della sanità già in serie difficoltà per la mole di lavoro non indifferente e gli stipendi poco adeguati. «Siamo consapevoli che questo comporterebbe un grosso impegno in una situazione già molto complessa – continua il testo – tuttavia è necessario richiedere la vostra collaborazione. Ci auguriamo che la situazione abbia carattere temporaneo perché la carenza dell’ambito verrà riproposta con il prossimo bando regionale».
SOLUZIONI Se la speranza dell’azienda è quella di garantire ai pazienti l’assistenza medica, la preoccupazione serpeggia tra i medici di famiglia. «Se Asst Pavia ha fatto questa scelta è perché evidentemente i posti liberi dei colleghi non bastano per sopperire alle carenze – commenta Giorgio Rubino, presidente di Amf e uno dei medici interessati dai prossimi pensionamenti del 2025 – La speranza è che nel frattempo subentrino almeno due nuovi medici a Vigevano, così che almeno tremila pazienti possano avere assistenza medica garantita». Opzione da scartare quella dell’ambulatorio medico temporaneo. «Direi che la città di Vigevano non verte addirittura nella situazione da avere un ambulatorio medico temporaneo – continua Rubino – oltre all’aumento del massimale, sono certo che alcuni colleghi abbiano ancora posti disponibili per acquisire nuovi assistiti».

Rossana Zorzato

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