«Circa 200 donne all’anno prese in carico dall’associazione Kore, con una situazione che negli ultimi tempi sta sempre più degenerando. Si sta abbassando in particolare l’età media delle donne che subiscono violenza: da una media che andava dai 25 ai 35-40 anni, si è passati ad un’età che va addirittura dai 16 ai 24 anni».
INTOSSICAZIONE A parlare è Nicla Spezzati, fondatrice e presidente storica di Kore, l’associazione vigevanese in prima linea contro la violenza alle donne, che fa il punto della situazione, mettendone a fuoco in modo preciso l’evoluzione. «Insomma – prosegue Spezzati – dai primi tempi delle relazioni si parla subito di amore tossico. La novità riguarda anche il livello culturale delle ragazze che subiscono violenza. Non sono più solo donne senza cultura, ma una percentuale significativa è rappresentata da un 35% di diplomate e da un 12% di laureate, con un 75% di donne che hanno dei bimbi».
PREVENZIONE SEMPRE «Stiamo lavorando da tempo sulla prevenzione – precisa la presidentessa di Kore – E questo ha prodotto alcuni risultati interessanti: le donne non accettano più tante cose, compreso il matrimonio imposto. Hanno molto più coraggio di venire ai nostri sportelli e di denunciare. Ora le violenze alle donne emergono con più facilità rispetto al passato, perché le donne hanno molto più coraggio di denunciare». Insomma, il lavoro del sodalizio, in prima linea da tempo per difendere le donne, ha fatto centro in questi anni di appassionata mobilitazione contro le violenze. Il lavoro è stato fatto a 360 gradi su diversi fronti. «Su quello delle mediatrici culturali, ad esempio – aggiunge Spezzati – si è lavorato per far emergere le radici, valorizzare, incoraggiare e far sentire non abbandonate le donne che si mettono in gioco e denunciano. Hanno partecipato davvero in tante, anche dei Caf del territorio. Continua inoltre il lavoro nelle scuole. Quest’anno, ad esempio, stiamo lavorando anche in due scuole materne con i bambini, approfondendo in modo specifico gli stereotipi di genere, che sono a dir poco determinanti».
NEI POSTI DI LAVORO Un impegno importante da parte dell’associazione avviene anche nel mondo del lavoro: «Una delle violenze più determinanti – ricorda la portavoce di Kore – è quella economica. Esiste da parte di molte donne la paura di non riuscire a mantenersi e mantenere i bambini. Stiamo lavorando, in proposito, su diversi fronti: un fronte culinario, dove stiamo lavorando sul recupero dei prodotti del territorio, visto che a Vigevano, dopo la scomparsa delle scarpe, rimane solo l’agricoltura. Stiamo lavorando sulla formazione per aiutare le donne a riprendere in mano la vita, allo scopo di evitare ogni genere di abuso nelle aziende». L’impegno di Kore è sempre a 360°. Collegata al numero di emergenza 1522, l’associazione è sempre “aperta” 24 ore su 24. Al lavoro ci sono 15 donne, esclusi i volontari. Lo sportello di ascolto in Caritas, da lunedì al venerdì, è sempre attivo, anche al di fuori dell’orario canonico.
Ci siamo due volte alla settimana anche in ospedale e una volta in clinica. Per l’emergenza ci siamo sempre. Il prossimo passo è aprire agli uomini.
Massimo Sala