I fatti del 2023 / Viva Vittoria, Ztl e il successo della Rassegna Letteraria

Poco silenzio, ma tanto rumore e partecipazione lo scorso 25 novembre per la giornata contro la violenza sulle donne. Un grido di speranza che anche la città di Vigevano e la Lomellina hanno voluto lanciare, grazie ai molti eventi promossi da enti pubblici e associazioni. A partire da “Viva Vittoria”, che ha trasformato il cuore di Vigevano con 3500 coperte che hanno ricoperto 2300 metri quadri di superficie della Piazza Ducale.

Questa l’iniziativa promossa e portata avanti dall’omonima associazione, un progetto condiviso nato nel marzo 2015 da un’idea di Cristina Begni. L’associazione quest’anno ha scelto la piazza vigevanese per dire un secco no contro la violenza di genere, colorando il salotto ducale con più di tremila coperte vendute a chi ha visitato l’esposizione e anche durante la partita della Elachem.

Dopo mesi di attesa e rinvii, il 1 luglio scorso è entrato in vigore il nuovo regolamento che norma gli accessi alla Ztl del centro storico di Vigevano. Il cambiamento più significativo è il divieto d’accesso di mezzi a motore in piazza Ducale, eccezion fatta per forze dell’ordine, mezzi di soccorso e di raccolta rifiuti: un provvedimento che ha però causato discussioni e proteste da parte di commercianti e residenti, con i primi che hanno chiesto una maggiore flessibilità almeno per i mezzi deputati al carico e scarico delle merci. Dopo una lunga fase provvisoria (con le telecamere accese, ma senza la possibilità di dare multe) e numerose interlocuzioni con esercenti e cittadini, nelle scorse settimane il comune ha approvato la versione definitiva del regolamento, che in effetti introduce fasce orarie e criteri per consentire ai furgoni (e alle auto dei residenti) di accedere alla piazza per scaricare merci pesanti. Il 1 gennaio 2024 la nuova Ztl entrerà definitivamente in vigore.

Una tragedia che ha scosso due città. Lo scorso 22 maggio all’incrocio tra via Quarto e via Mentana a Vigevano, durante uno scontro tra due veicoli, una bambina di cinque anni di nome Clarissa Spadaro ha perso la vita. La piccola, residente a Cassolnovo, è stata sbalzata fuori dall’auto guidata dalla madre e ha battuto la testa contro un palo di ferro che sostiene uno specchio utilizzato per la viabilità. Nonostante gli sforzi del medico del 118 nel tentativo di rianimarla, purtroppo non è stato possibile salvarla. La madre, alla guida di una Honda Jazz, parrebbe aver attraversato l’incrocio con via Mentana senza accorgersi di una Lancia Y che si avvicinava dalla sua destra. Lo scontro è stato inevitabile: la bambina si trovava sul seggiolino posteriore quando è stata sbalzata fuori dall’auto, ed è uscita dal finestrino posteriore sinistro. Scuola, parrocchia, comune (sia quello di Cassolnovo, sia quello di Vigevano) e cittadinanza si sono tutte strette attorno alla famiglia di Clarissa Spadaro esprimendo solidarietà e vicinanza.

Maxi frode in commercio nel settore del riso biologico. La scoperta è avvenuta in seguito ad un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e del Dipartimento dell’Ispettorato repressione frodi del Ministero dell’agricoltura. Sono state perquisite 14 aziende agricole di piccole e medie dimensioni, che producono sia riso con metodi tradizionali che riso biologico, nel territorio compreso tra Mortara e Mede, e sono stati inoltre sequestrati 11mila 500 litri di fitofarmaci e 450 quintali di fertilizzanti. L’intervento, che il 28 giugno scorso, ha visto impegnati dalle prime luci dell’alba e ben oltre il tramonto più di 100 tra uomini e donne tra ispettori dell’Ispettorato repressione frodi e i finanzieri di Pavia, era finalizzato a sequestrare eventuali prodotti fitosanitari ed erbicidi il cui utilizzo è vietato dalle norme regionali e nazionali.

Alessandro Barbero, Mario Calabresi, Donato Carrisi: sono questi alcuni degli ospiti d’eccezione della Rassegna Letteraria andata in scena al cineteatro Odeon di Vigevano tra l’11 e il 15 ottobre scorso. Il successo della kermesse culturale, che ha fatto registrare il pienone a buona parte degli eventi, ha però solo in parte fatto dimenticare i grossi ritardi ai cantieri di Cavallerizza e Cagnoni, tradizionali sedi della Rassegna. Se la disponibilità del teatro di via Berruti ha salvato l’evento, i due “contenitori” (chiusi per restauro e che avrebbero dovuto riaprire in autunno) rimangono nodi da sciogliere: per la Cavallerizza, i cui lavori sono fermi da agosto per beghe economiche tra Comune e ditta appaltatrice, si è in attesa che il cantiere venga completamente sgomberato, mentre al teatro cittadino si è partiti con il recupero, che sarà concluso solo in primavera (con conseguente “slittamento” della stagione teatrale).