Ricordando il sorriso di Clarissa

Scuola, parrocchia, comune e cittadinanza si sono tutte strette attorno alla famiglia di Clarissa Spadaro, la bambina di cinque anni di Cassolnovo che ha perso la vita in un incidente stradale a Vigevano in via Mentana, sbalzata dal finestrino dell’auto che la madre stava guidando. Il comune ha deciso per il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

A Cassolnovo Clarissa e la sua famiglia erano arrivate qualche anno fa dalla vicina Cerano. Avevano acquistato una casa in via Carlo Alberto. Il padre Luca lavorava in una società che si occupa di manutenzione stradale, mentre la madre è casalinga. Clarissa frequentava l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e a settembre avrebbe dovuto iscriversi in prima elementare. Con la mamma dopo scuola era solita fermarsi a giocare un po’ con gli altri bambini nei giardinetti vicino alla scuola, oppure in estate al parco Schmid o all’oratorio.

LA COMUNITA’ «Vogliamo evitare speculazioni su questa tragedia – dice il parroco di Cassolnovo don Cesare Silva – invitiamo alla preghiera e al silenzio. È una tragedia che sconvolge tutta la comunità: i genitori si erano inseriti e la bimba frequentava l’oratorio e si era iscritta al grest. La ricordiamo come una bambina educata e simpatica inserita con i compagni: ci stringiamo con l’affetto e la preghiera ai genitori». Il comune ha indetto per il giorno dei funerali una giornata di lutto cittadino. «Cassolnovo – dice il sindaco Luigi Parolo è una comunità profondamente addolorata, scossa da questo tragico ed ingiustificabile avvenimento, che ha lasciato tutti ammutoliti ed attoniti e lascerà per sempre una traccia indelebile. L’intenzione e la volontà dell’intera comunità è di partecipare al dolore dei familiari della vittima, anche in forma pubblica ed istituzionale, pure per testimoniare l’attenzione di Cassolnovo alle problematiche relative alla sicurezza stradale». Il comune ha deciso così di proclamare il lutto cittadino in concomitanza con la celebrazione dei funerali di Clarissa Spadaro, con l’esposizione delle bandiere a mezz’asta nella sede comunale.

«Per questo – continua – invitiamo le scuole, I cittadini, le associazioni con tutte le altre organizzazioni sociali, a esprimere in forma autonoma la loro partecipazione al lutto cittadino, in segno di raccoglimento e rispetto per l ́accaduto».

Anche il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, su facebook, ha postato le sue condoglianze. «A nome della nostra città – scrive – mi unisco al cordoglio ed alla vicinanza già espressa dal sindaco Luigi Parolo a tutta la sua famiglia per questa immane tragedia che ha ci ha privato così prematuramente di una così giovane vita è che ha colpito e scosso profondamente le nostre comunità». Un messaggio che ha registrato quasi 700 reazioni sul tragico evento che ha toccato il cuore di molti.

IL CORDOGLIO Ci sono casi in cui la cronaca, soprattutto quella più cruda, lascia subito il posto alle domande e soprattutto ai sentimenti.

I numerosi “perché” che hanno accompagnato in questi giorni la tragica notizia della morte di Clarissa vengono dal profondo del cuore e soprattutto fanno capire che oggi non ci interessa capire la dinamica dell’incidente, ma vogliamo solo accompagnare Clarissa, i suoi genitori, anche la donna convolta nello steso incidente, con un unico grande abbraccio, nel silenzio, nelle lacrime, nel volto attonito di fronte a questi fatti di cronaca, di cui non vorremmo mai scrivere. Sui social, i commenti più sinceri, che vogliono essere soprattutto una condivisione del dolore di due famiglie, delle tante domande sui destini della vita, e, per ultimo, solo per ultimo sulle eventuali responsabilità che sono costate la vita a Clarissa.

La pagina che “racconta” questo tristissimo fatto di cronaca non vuole nemmeno più rispondere alle tradizionali regole giornalistiche: Chi, Perché, Come, Quando…non ci interessano più! Vogliamo solo lasciare spazio ai nostri cuori, alle nostre fedi, ai nostri sentimenti, per un unico grande abbraccio, capace di potare con sé solo il sorriso di Clarissa, che guarda il nostro cuore e che chiede di essere accompagnato dalle nostre preghiere.

A.B., E.P.

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