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«Attrattività, digitalizzazione, sostenibilità e competitività: sono queste le parole che a mio giudizio rappresentano le sfide 2024 per le imprese in generale, e per le piccole e medie imprese in particolare». Il presidente di Confartigianato Lomellina, Luigi Grechi, ha ben presente che nessuna annata ha accelerato i cambiamenti quanto quella in corso e le ragioni sono semplici: mai, come in questo 2024, l’intelligenza artificiale ha dimostrato tutte le sue potenzialità, alcune delle quali ancora non ben conosciute.
GARA IN SALITA «In nessuno dei dodici mesi precedenti, l’attrattività dei capitali e delle imprese sui nostri territori è stata strategica anche a fronte della contrazione del credito erogato alle imprese, in special mondo alle Pmi. E ancora, mai come oggi la digitalizzazione si è fatta pressante anche per la costruzione di un progetto di sostenibilità efficace: transizione 5.0 è nata nei fatti – con i suoi decreti attuativi – nel corso dell’estate, ed è ora che gli imprenditori inizino a farci i conti, pianificando investimenti importanti». C’è poi la competitività, che riassume le sfide precedenti e le trasforma in un assunto:
Se non si muovono la macchina dell’attrattività, della sostenibilità, la competitività delle imprese della Lomellina rischia di vedersi tirare il freno da un mercato dove tutti cercano di andare al massimo della velocità.
INTELLIGENZE Sfida per le imprese, dunque. Ma anche sfida per i territori, è la convinzione di Grechi. Basti lasciar parlare The European House Ambrosetti, che nel Gai 2024 ha posizionato l’indice di attrattività globale dell’Italia al 17esimo posto; in Lomellina da sempre si aggiunge un deficit di infrastrutture strategiche «che, con ritardo, stiamo cercando di ridurre». Difficile poi dire quanto l’AI abbia ad oggi fatto presa all’interno delle Pmi, ma «il 6 ottobre all’Auditorium San Dionigi di Vigevano, in occasione di un convegno sul tema, cercheremo proprio di far chiarezza su questo punto, per dimostrare che l’AI, se combinata all’intelligenza umana, può diventare un punto di forza per l’azienda». Più sostenibili, più digitali, più competitive: solo forti di questi tre fattori le aziende non solo potranno crescere, ma anche affrontare i mercati esteri combattendo ad armi pari con aziende di Paesi dove il carico di aspettative (e di costi) sulla sostenibilità non è così alto.
SOSTENIBILI Quest’ultimo punto sta a cuore a Grechi: «Le Pmi non siano lasciate sole ad affrontare la transizione ecologica e sostenibile; è l’Europa che la spinge, e sappiamo tutti che la direzione è giusta, ma occorrono risorse e tempi adeguati, altrimenti qualcuno (o più di qualcuno) rischierà di rimanere indietro». Insomma il cammino è lungo, le chance ci sono: «Nessuno può tirarsi indietro in questo momento, occorre fare sistema per arrivare a fine 2024 con le braccia più forti e tutte le carte in regola per mettere in moto la macchina della sostenibilità e della digitalizzazione, spinta anche da una AI utilizzata nel modo più “umano” possibile».
Isabella Giardini