Proteggere le mani dei pugili, lo strumento più importante a disposizione di ogni vero fighter. Con un bendaggio personalizzato e appositamente studiato per ogni atleta. Insomma, il ruolo del “cutman” assume una rilevanza significativa all’interno della boxe. Lo può benissimo confermare Claudio Veronese, titolare della pugilistica Primo Carnera di Dorno, nonché cutman di grande livello.
Marzio Franscella, Daniele Scardina sono solo alcuni dei tanti pugili seguiti attentamente da Claudio Veronese nel corso della sua attività. «Ho deciso di riaprire la palestra il primo giugno – rende noto Veronese – ho all’incirca un totale di 50 persone da gestire durante l’arco di tutta la settimana. Tenendo conto delle varie misure di restrizione, posso allenarne sei all’ora. Adesso devo dare spazio ai grandi, i ragazzi dai 5 ai 12 anni sono fermi. Riprenderò a lavorare con loro a partire da settembre. Quando mi auguro, ci sarà la vera e propria ripartenza.» L’agenda di giugno sarà comunque caratterizzata da appuntamenti da non perdere.
A fine giugno – prosegue Veronese – forse Scardina verrà a combattere a Milano e naturalmente, andrò a seguirlo. Farò anche tappa a Firenze per assistere Christian Mazzon. Inoltre, sarò a Lido di Fermo, nelle Marche, dove avranno luogo i campionati italiani di Gym Boxe. Io accompagnerò Anna Bonini e Marta Mocellin, due campionesse amatoriali regionali. Per finire a luglio seguirò Francesco Acatullo a Parma. Diciamo che nelle prossime settimane, non resterò con le mani in mano, nel vero senso della parola.
Forse si inizia ad intravedere un po’ di luce alla fine del tunnel. Con la riapertura delle palestre, il desiderio di Claudio Veronese è che la gente abbia voglia di tornare ad allenarsi. Dopotutto, siamo rimasti fermi troppo a lungo.
Edoardo Varese
