Claudio Veronese, titolare della pugilistica Primo Carnera di Dorno pronto a volare in Uzbekistan. A partire dal prossimo 2 novembre andrà a Tashkent per il mondiale Immaf di Mma.
IN ASIA «Rimarrò in Asia fino al 10 novembre – spiega Claudio Veronese – il Cut Team gestirà e si occuperà dei bendaggi durante ogni giornata di gara. In più, in quelle disponibili, anche l’assistenza in gabbia. Nel corso dell’ultimo mondiale erano 5 si lavorava contemporaneamente. Questo conferma da un lato che l’organizzazione del mondiale è ottima e che nel corso degli anni non fa altro che migliorare. Ringrazio l’Immaf per avere ancora una volta in me, nel mio lavoro. Non vedo l’ora che questa nuova esperienza abbia inizio». Marzio Franscella, Daniele Scardina sono solo alcuni dei tanti pugili seguiti attentamente da Claudio Veronese nel corso della sua attività da cutman.
PROSSIMA TAPPA Un mondiale durante il quale il lomellino avrà modo di conoscere e entrare in contatto con diversi suoi colleghi provenienti da «tutto il mondo – prosegue – in tutto saremo una quindicina. Il conoscere e l’entrare in contatto con ragazzi che svolgono il mio stesso lavoro da altre parti del mondo sarà indubbiamente un’esperienza formativa per me». Il 2 novembre tappa in Asia ma prima ci sono stati altri impegni in Italia ai quali Veronese ha preso parte: «La scorsa settimana a Verbania ho seguito Ivan Zucco durante il il suo tanto atteso ritorno sul ring. Ha combattuto in maniera impeccabile, aggiudicandosi il ventesimo match della sua carriera. Un risultato del quale non posso fare a meno di essere soddisfatto».
Mi sto inoltre tenendo costantemente in contatto con Martina Righi, anche se è in un momento di pausa. Per il momento non si combatte, ma non escludo che in futuro dedica di tornare sul ring. Discorso analogo per Marcello Muccio, che in questo periodo si sta allenando per tenersi in forma.
A DORNO Intanto, dando uno sguardo alla Primo Carnera di Dorno, sono aumentate le iscrizioni, tra la soddisfazione dello stesso Veronese: «Sta andando tutto bene. Si sono iscritte tante ragazze dagli 11 ai 16 anni. Si vede che nutrono il desiderio di imparare i segreti della boxe. Mi sto impegnando a seguirle come meritano, insegnando loro l’importanza di stare sul ring. Quella della mia palestra è una realtà ormai consolidata e ben avviata. Ci conoscono tutti, e la cosa non può che fare piacere. Spero che la palestra continui a crescere».
Edoardo Varese