Al centro diurno arriva la stanza per Alice

Una stanza multisensoriale rivolta a persone che presentano forme di disabilità cognitive e patologie psichiatriche.

LA STANZA Si chiama la stanza di Alice, dal nome della ragazza affetta da forma di disabilità venuta a mancare all’età di 19 anni, ed è una Snoezelen, lo spazio inaugurato il 1 febbraio al centro diurno per disabili in via Mirabelli e rappresenta il primo di una serie di eventi dedicati al 40esimo anniversario dalla nascita della cooperativa sociale Come Noi.

Alice – ricorda Simone Bertoli, coordinatore del centro diurno per disabili e operatore abilitato all’uso della stanza – era una ragazza che frequentava il Cdd (Centro diurno per disabili) della cooperativa, venuta a mancare nei primi mesi del 2023. La famiglia, volendo creare un progetto in sua memoria, ha sostenuto l’idea delle cooperative di creare una stanza multisensoriale.

FUNZIONI Ma in cosa consiste di preciso una Snoezelen? «Il termine deriva dall’olandese e testimonia l’approccio che usa le risorse della tecnologia per valorizzare le potenzialità della persona nella sua globalità. Il termine evidenzia gli aspetti sensoriali e di rilassamento da cui Jan Julsegge e Ad Verheul sono partiti nel 1975 per intraprendere le prime ricerche sulla stimolazione sensoriale su persone colpite da deficit intellettivi». All’inaugurazione hanno preso parte Giulia Castellani, direttore sociosanitario di Asst Pavia e in rappresentanza del comune di Mortara il vicesindaco e l’assessore ai servizi sociali Pierangela Salsa. Lo Snoezelen è utilizzato anche al di fuori dell’ambito di cura, ad esempio nella prevenzione del burnout. Grazie agli esiti riscontrati, si iniziò a utilizzare con maggior frequenza il metodo Snoezelen e, a partire dal 1984, vennero costruite le prime stanze. Stanze con una missione di rilievo, ma la cooperativa Come Noi porta avanti altri obiettivi, con l’aiuto di diverse figure di riferimento: «Per noi don Carlo Cattaneo e don Felice Locatelli rappresentano dei veri e propri punti di riferimento. Sono sempre vicini a noi in ogni modo e si impegnano a darci una mano su tutto. Per festeggiare il 40esimo della fondazione della nostra cooperativa organizzeremo anche altri eventi e conferenze, che presenteremo».

Edoardo Varese

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