Non capita spesso che i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia propongano di dedicare un parco pubblico a Fausto e Iaio, i due giovani del Leoncavallo, uccisi da una mano rimasta impunita.
IL TEMA E capita ancora meno spesso, che sia la sinistra (insieme alla Lega) a dire di no. Certo l’intitolazione sarebbe stata congiunta con Sergio Ramelli, militante di estrema destra ucciso da un commando di giovani di Autonomia Operaia, comunque è sufficiente a far scattare la polemica, ma anche a far arrivare l’appoggio da parte della parlamentare pavese di Fratelli d’Italia Paola Chiesa. «Approvo – dice Paola Chiesa – il fatto che Elena Nai, amica consigliera di Fratelli d’Italia abbia proposto di dedicare un parco a Ramelli, Fausto e Iaio a Gambolò». Continua poi Chiesa:
I tre ragazzi, ricordati anche dal Presidente del Senato La Russa nel suo discorso di insediamento, sono rimasti vittima dell’odio politico. Quell’odio politico che non deve tornare mai più.
LA POLEMICA A spiegare come sia maturata questa iniziativa è la stessa consigliera comunale Elena Nai che dice: «Il 26 febbraio in consiglio comunale – dice – è stata discussa la mozione per l’intitolazione del parco del Castello Litta Beccaria alla memoria di Sergio Ramelli, vista la ricorrenza nel 2025, dei cinquant’anni dalla sua morte. La mozione è stata respinta con voto contrario del consigliere del Pd, di Azione e di tutta la maggioranza a traino leghista. Tuttavia il sindaco si era reso disponibile ad intitolare una via della città a Sergio Ramelli e a Claudio Varalli, tutti e due vittime dell’odio politico.

Questa apertura ha consentito a Fratelli d’Italia di riproporre la mozione, traendo spunto dal discorso di insediamento dell’on. Ignazio La Russa in Senato e pertanto in occasione dell’ultimo consiglio comunale è stata ripresentata la proposta per l’intitolazione del parco pubblico del castello Litta Beccaria a Sergio Ramelli, Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci. Secondo logica la mozione avrebbe dovuto essere accolta dalla maggioranza, perché avrebbe sposato in pieno lo spirito della proposta fatta dalla maggioranza in occasione del consiglio comunale del 26 febbraio. Invece no, la proposta non piace al sindaco e a questa maggioranza perché non piacciono i nomi proposti o, molto più banalmente perché non piace chi la propone. Rileviamo, con grande rammarico, che a distanza di 50 anni non esiste ancora la serenità d’animo per ricordare la figura di Sergio Ramelli, colpevole solo di essere un ragazzo di destra e di aver difeso le sue idee, senza mai rinnegarle».
Andrea Ballone