Il traguardo per il recupero della ex Enel di Mortara è ancora lontano, sebbene qualcosa da parte di Regione Lombardia sembra si stia muovendo.
SOPRALLUOGO «La scorsa settimana alcuni funzionari regionali hanno effettuato un sopralluogo – spiega il sindaco Ettore Gerosa – l’iter da percorrere rimane lungo ma quanto meno Regione Lombardia è tornata a farsi sentire ed era quello che ci aspettavamo. Da questo mese in avanti faremo in modo di tenerci costantemente in contatto». Il recupero dell’area era stato inserito lo scorso marzo all’interno dei progetti riguardanti l’Area Interna della Lomellina. Il Comune di Mortara aveva provveduto ad acquisire l’area con l’obiettivo di riqualificarla e di tornare a usarla dopo tanti anni durante i quali era dismessa.
RECUPERO Il progetto in questione prevede la trasformazione della ex Enel in un campus studentesco rivolto ai ragazzi delle scuole superiori presenti a Mortara, con anche spazi da destinarsi a attività sportive. Il recupero delle aree dismesse è uno dei punti principali contenuti nel Pgt, passato tra i banchi e poi votato durante il corso della seduta consiliare tenutasi il 29 luglio: «Il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse verranno finanziati attraverso fondi ricavati dal Pnrr – ricorda Gerosa – e di fatto il termine ultimo a cui siamo tenuti a sottostare è il 31 dicembre 2027. Nonostante la complessità del progetto, abbiamo ancora del tempo a disposizione per riuscire a riqualificare la ex Enel e le altre aree dismesse presenti in città». Complessa anche la situazione legata alla Marzotto, l’ex fabbrica tessile situata in via Lomellina.
LA MARZOTTO Sebbene nel documento unico di programmazione sia previsto anche il suo recupero, in questo caso il percorso da seguire risulta ancora più complicato rispetto alla ex Enel, essendo la Marzotto un’area privata e non di proprietà comunale:
Interventi diretti non possiamo farne, ma siamo aperti e a disposizione per ascoltare ogni proposta. Si potrebbe pensare di bonificare l’area tanto per iniziare. E’ un’area che merita di essere messa nuovamente a completa disposizione della cittadinanza dopo tanti anni dalla sua chiusura.
Anche in questo caso sono tante le ipotesi al vaglio, studiate e pensate nel corso degli ultimi anni. Dalla creazione di uno spazio rivolto principalmente ai giovani e agli studenti, alla realizzazione di laboratori e incubatori di start-up. Una sorta di cittadella all’interno della città dell’oca, ma al momento, sebbene idee e intenzioni non siano mancate, l’unica certezza è dettata dal fatto che quest’anno sarà il 20esimo anniversario dalla sua chiusura.
ALTRE AREE Tra le aree indicate nel Pgt come spazi da recuperare rientra anche la ex Zarine, situata in prossimità del liceo Omodeo: «vedremo cosa si potrà fare, ora che è stato votato il Pgt abbiamo decisamente più margine per iniziare a poterci muovere: comunque abbiamo recuperato l’ex Pretura, segno che ci siamo mossi dove possibile per il recupero di aree dismesse. Sappiamo che c’è ancora molto da fare e su cui lavorare ma dove potevamo muoverci l’abbiamo fatto».
Edoardo Varese