Un’ancora di salvezza per ovviare alla mancata realizzazione del raddoppio tra Albairate e Abbiategrasso. Si tratta del raddoppio selettivo, per il quale sono stati avviati primi contatti tra Rfi e Regione Lombardia.
SELETTIVO Un raddoppio che proceda da Mortara a Vigevano, in modo da evitare disagi ai pendolari della linea Milano-Mortara-Alessandria, è una proposta che l’associazione pendolari Mimoal porta avanti dal 2019, ma a distanza di 6 anni anche in Regione viene rilanciata l’intenzione di portare avanti questa soluzione. Durante il corso dell’ultima seduta in consiglio regionale tenutasi il 10 dicembre il consigliere del Pd Simone Negri aveva presentato un ordine del giorno per procedere con il raddoppio ma solo in alcuni tratti della linea (fondamentalmente quelli fuori dai centri urbani di Vigevano e Abbiategrasso), impegnando la giunta regionale a reperire risorse per finanziare uno studio sul completamento del raddoppio della linea, che preveda lo sviluppo dell’opera per fasi successive e che ricorra nelle prime fasi a interventi di raddoppio selettivo.
La proposta era stata bocciata dalla maggioranza, ma sul punto si è registrata la significativa astensione dei consiglieri leghisti Andrea Sala e Silvia Scurati, rispettivamente di Vigevano e Corsico, territori interessati da un eventuale doppio binario. Seppur manchi una convergenza politica, sembra che almeno si possa intentare un dialogo.
TEMPISTICHE «Qualora il progetto dovesse essere approvato e finanziato – spiega Franco Aggio, presidente di Mimoal – saranno necessari tra i 6 e i 10 anni. Serve cautela ma per lo meno, qualcuno oltre a noi, sembra disposto a impegnarsi in questo discorso. Il raddoppio selettivo da Mortara a Vigevano rappresenta un’idea sul tavolo che potrebbe dare ai pendolari lombardi un servizio ferroviario migliore. E’ un’opera che potrebbe essere realizzata con costi più contenuti». Una scelta, quella del selettivo, supportata da minori criticità progettuali e dalla possibilità di aumentare il numero dei convogli in circolazione. Trenord ha avallato questa idea in Regione un anno fa, durante il corso di un’audizione in consiglio. Un progetto meno ambizioso, ma più praticabile rispetto al raddoppio completo.
CAMBIAMENTI Quest’ultimo, infatti, per ora rimane un miraggio, visto che l’aggiornamento del contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e Rfi non prevede alcun finanziamento per quest’opera, nemmeno per la tratta Albairate-Abbiategrasso. Il raddoppio selettivo consentirebbe di uscire da una situazione di stallo: «Come associazione – incalza Aggio – continueremo a invitare le istituzioni a prendere decisioni concrete per sbloccare un’opera che porterebbe benefici a tutto il nostro territorio, sia da un punto di vista economico, sia sociale. La nostra proposta è datata 2019, è chiaro che da allora tra Covid, varie situazioni politiche e economiche, è cambiato il mondo. Bisognerà pensare a un raddoppio e a un progetto che tengano inevitabilmente conto di tutto quello che è successo durante il corso di questo arco temporale. Prima sarà approvato, prima sarà finanziato e si potrà procedere ai lavori». E chissà che in questa direzione non vogliano muoversi anche i politici del territorio in Regione.
Edoardo Varese