Un taglio di quasi un milione alla spesa corrente nei prossimi cinque anni. E’ questo l’allarme che lancia il Partito Democratico regionale, che riporta i dati contenuti in un decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, approvato il 4 luglio: secondo i dati riportati, per Vigevano il taglio nel quinquennio 2024-2028 sarà di 957mila euro; allargando lo sguardo alla Lomellina, il taglio sarà di 202mila euro per Mortara, 156mila per Sannazzaro, 144mila per Garlasco e via scendendo a poche centinaia di euro per piccoli comuni come Ceretto. Secondo i dati del ministero, in Lombardia, nei prossimi cinque anni, a comuni e province saranno tagliati 242 milioni di euro; in particolare 8,8 milioni nei prossimi cinque anni ai comuni della provincia di Pavia e 2,8 milioni all’ente di piazza Italia.
STRETTA «Era nell’aria un’ulteriore stretta – è l’amaro commento del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa – ma purtroppo non si prendono in considerazione i comuni virtuosi». Per il primo cittadino ducale, l’unica svolta possibile è quella dell’autonomia: «Non vedo l’ora che ci sia l’autonomia. Non cambia nulla né con i governi di destra né con quelli di sinistra». Richiede invece proprio un intervento del sindaco il capogruppo dei dem Alessio Bertucci:
Di questi possibili tagli del governo Meloni ai comuni, 957mila euro riguardano Vigevano. Auspichiamo che il sindaco Ceffa, insieme agli amministratori locali del centrodestra, facciano una grossa battaglia per evitare questo provvedimento del governo che colpirebbe anche la nostra città nei prossimi cinque anni.
COMMENTI Intanto, il Pd regionale va all’attacco: «I tagli ai comuni colpiranno duramente servizi delicati per i cittadini – spiegano la consigliera Roberta Vallacchi e il segretario Simone Marchesi – come le assunzioni di personale, i trasporti, la manutenzione ordinaria del patrimonio, le iniziative culturali, l’assistenza agli anziani». «La sostenibilità dei bilanci comunali è messa a durissima prova – aggiunge Marcello Infurna, responsabile provinciale enti locali dei dem – infatti questi tagli obbligheranno le amministrazioni ad alzare le addizionali comunali e ad aumentare le tariffe a domanda individuale. Si scaricherà sui cittadini la tassazione indiretta di Berlusconiana memoria. Sempre che i comuni, ormai pochi, siano ancora in condizione di aumentare l’addizionale, perché molti l’hanno già portata al massimo, allo 0,8%».
Alessio Facciolo, ha collaborato Ms.