Negli ultimi anni, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si è configurato come una delle più grandi opportunità per il rilancio del sistema educativo italiano. Grazie ai finanziamenti europei del programma Next Generation EU, il PNRR mira non solo a superare le difficoltà derivanti dalla pandemia, ma anche a colmare le storiche lacune strutturali che caratterizzano il nostro sistema scolastico, intervenendo su infrastrutture, innovazione didattica e formazione del personale.

PIOGGIA DI MILIARDI Con uno stanziamento di circa 17 miliardi e mezzo di euro destinati alla missione “Istruzione e ricerca”, il piano si propone di costruire un modello educativo più equo, innovativo e inclusivo. Tra i principali progetti recentemente introdotti nelle scuole italiane, spiccano quelli relativi alla digitalizzazione dell’insegnamento, al potenziamento degli edifici scolastici, alla riduzione dei divari territoriali e al rafforzamento delle competenze chiave degli studenti.

AMBIENTI INNOVATIVI Un aspetto centrale riguarda la creazione di ambienti di apprendimento innovativi. Parallelamente, un’attenzione particolare viene riservata alla formazione dei docenti, con programmi mirati a migliorare le competenze digitali e metodologiche, per prepararli alle sfide di una scuola sempre più orientata verso il futuro. Sul fronte delle infrastrutture, il Pnrr prevede interventi significativi per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici.

LOTTA ALLA DISPERSIONE Un ulteriore punto strategico è rappresentato dalla lotta alla dispersione scolastica. Il piano introduce anche misure per favorire l’orientamento dei giovani verso percorsi Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), ritenuti essenziali per il mercato del lavoro del futuro. La scuola italiana, oggi più che mai, si trova di fronte a un’occasione irripetibile per costruire le basi di un’istruzione all’altezza delle esigenze delle nuove generazioni.

a cura di Isabella Giardini e Massimo Sala

1Giovanna Montagna, dirigente dell’ic di viale Libertà, Vigevano

La dirigente Giovanna Montagna
Giovanna Montagna

I fondi afferenti al PNRR 4.0 hanno consentito di innovare le tecnologie didattiche digitali e gli ambienti di apprendimento nei plessi di primaria e secondaria. Gli ingenti fondi assegnati alla scuola e afferenti ai DM65 e DM66 hanno permesso di formare alunni e personale al multilinguismo e alle discipline STEM.

In dettaglio, 80% dei fondi di cui al DM65 sono stati utilizzati per la formazione linguistica (inglese e spagnolo), finalizzata al conseguimento della certificazione linguistica A2,  e per la formazione delle discipline STEM degli alunni; il restante 20% era destinato ai docenti, alla formazione CLIL e insegnamento italiano come L2.

Il DM66 ha destinato i fondi interamente alla formazione docenti, dirigenti e personale ATA nell’ambito della transizione digitale nella didattica, in coerenza con i quadri di riferimento europei per le competenze digitali DigComp 2.2 e DigCompEdu.

2Elda Frojo, dirigente dell’Its Casale, Vigevano

VIG Casale dirigente Frojo
Elda Frojo (Casale)

Il Casale ha attivato i seguenti progetti PNRR: Piano Scuola 4.0 – Azione 1    – Next generation class – Ambienti di apprendimento innovativi che ha consentito di allestire 23 aule fornite di monitor interattivi e dispositivi elettronici di svariato genere che possano agevolare il potenziamento o l’introduzione di nuove metodologie didattiche. Il medesimo progetto ha consentito anche di acquistare arredi innovativi che incentivano forme di cooperative learning e l’uso di notebook o tablet.

Piano Scuola 4.0 – Azione 2 – Next generation labs – Laboratori per le professioni digitali del futuro che ci ha consentito di allestire 3 laboratori all’avanguardia mirati all’acquisizione di competenze nel settore del lavoro e rivolti alle professioni del futuro. I laboratori sono stati pensati per i diversi indirizzi: settore economico (AFM E TUR) e settore tecnologico (CAT e MODA). Il progetto ci ha consentito di acquistare software utilizzabili anche nelle aule che quindi possono trasformarsi a loro volta ambienti laboratoriali.

Azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica (D.M. 170/2022) grazie a questo progetto abbiamo potuto fornire ai ragazzi più fragili diverse tipologie di supporto:
mentoring (che prevede necessariamente un rapporto 1 a 1 studente-mentore) e che è mirato soprattutto all’acquisizione di un metodo di studio efficace e allo sviluppo di una maggiore autostima; recupero delle competenze di base (italiano, matematica e inglese) e laboratori co-curricolari: i primi due interventi rivolti essenzialmente al biennio, questi ultimi al triennio per il consolidamento delle competenze afferenti alle materie di indirizzo.

Sono in corso i seguenti progetti:

Competenze STEM e multilinguistiche nelle scuole statali : il progetto consta di due parti distinte. Formazione linguistica dei Docenti e formazione linguistica e nelle discipline scientifiche e tecniche degli studenti.
Riduzione dei divari negli apprendimenti e contrasto alla dispersione scolastica analogo alle azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica.

Formazione del personale scolastico per la transizione digitale nelle scuole statali volto essenzialmente alla formazione dei docenti e del personale ATA sulle nuove tecnologie.
Sicuramente è notevolmente migliorata la dotazione informatica e gli studenti hanno tratto beneficio dagli interventi che abbiamo posto in essere per supportarli. Cominciano ad esserci le prime ricadute sulla didattica anche se, essendo tuttora in corso la formazione dei Docenti, per riscontrare appieno gli effetti sulla didattica bisognerà attendere ancora almeno un anno scolastico.

Le criticità non mancano: la contemporaneità degli interventi implica un sovraccarico di lavoro per tutte le componenti scolastiche, compresi gli studenti.
I fondi destinati ai progetti sono stati erogati solo a metà: questo ha comportato difficoltà nel pagamento dei fornitori e sta provocando considerevoli ritardi nel pagamento del personale che si è impegnato nell’erogazione dei corsi.

3Gabriele Sonzogni, dirigente dell’ic Robecchi di Gambolò

Gabriele Sonzogni
Il dirigente dell’Ic di Gambolò Gabriele Sonzogni

Dopo l’acquisizione della strumentazione digitale avvenuta con il progetto PNRR “Scuola 4.0” , in questa fase il focus è interamente incentrato sull’attuazione delle proposte formative per alunni e docenti, con i progetti PNRR “STEM” e PNRR “Transizione al digitale”. La possibilità di attuare i moduli formativi con strumentazione già disponibile e utilizzabile rappresenta sicuramente un valore aggiunto. Tuttavia non sono tanto gli strumenti a fare la “differenza” e a determinare l'”innovazione” vera e proprio, quanto il loro utilizzo all’interno di quadro progettuale, pedagogico e metodologico ben chiaro nella testa del docente.

In altre parole, anche gli strumenti tecnologici e digitali non sono il fine ma un mezzo per supportare (rendendoli più coerenti con il contesto culturale di oggi in cui sono immersi i ragazzi) i processi di insegnamento e di apprendimento. Mi sembra siano efficaci le modalità di svolgimento previste per queste azioni formative: la possibile declinazione attuativa secondo la modalità dei “laboratori sul campo” coinvolge maggiormente gli alunni e anche i docenti: questi ultimi – nell’ambito del piccolo gruppo – si mettono maggiormente in gioco, traendo beneficio dal supporto “alla pari” da parti di altri colleghi (il cosiddetto “peer to peer” ). Una criticità è invece rappresentata dal poco tempo a disposizione per realizzare tutti i progetti previsti dai finanziamenti: spesso le proposte rischiano di sovrapporsi (escludendosi quindi a vicenda) o di rappresentare anche un carico eccessivo per il personale, se non bene distribuito all’interno di un piano di attività già di per sé fitto di impegni.

4Massimo Camola, dirigente dell’Ic di via Valletta Fogliano, Vigevano

Il dirigente Massimo Camola
Massimo Camola

Dopo aver acquisito con i fondi PNRR le strumentazioni tecnologiche per migliorare le infrastrutture (digital board, attrezzature per i laboratori, apparecchi per la digitalizzazione documentale e realizzazione di podcasting, web radio e monitoraggio delle colture vegetali legate al progetto orto/EduGreen) è arrivato il momento di organizzare, sviluppando i nuovi progetti, la formazione degli studenti e del personale.

Abbiamo pubblicato diversi bandi, nell’ambito delle linee di intervento previste dal Decreto Ministeriale 65/2023, per la ricerca di esperti e tutor per i corsi destinati all’incremento delle competenze linguistiche degli alunni e dei docenti, per prepararli alle varie certificazioni ( KEY per i ragazzi e Cambridge B1, C1 e C2 per insegnanti). Sempre nell’ambito del DM 65 stiamo cercando di organizzare i laboratori di coding, robotica e altre attività legate alla costruzione e progettazione di strumenti tecnologici sia per gli alunni della Scuola Primaria che della Secondaria per lo sviluppo delle competenze STEM (Sciences, Technologies, Engineering and Maths).

Un altro filone di progetto è quello legato al DM 66/2023 relativo alla formazione del personale scolastico per la transizione digitale: l’istituto, anche al fine di adempiere all’indicazione di dare avvio alle attività fin dal questo anno scolastico, ha ipotizzato di porre in essere una comunità di pratiche per l’apprendimento sulle diverse tematiche dell’innovazione legata alle nuove tecnologie.

È, inoltre, in fase di avvio la cosiddetta Agenda Nord, intervento finalizzato a superare i divari territoriali, garantendo pari opportunità di istruzione agli studenti su tutto il territorio nazionale, il cui obiettivo è combattere la dispersione scolastica fin dalla scuola primaria con interventi mirati. Il progetto avrà durata biennale, dall’anno scolastico 2024/2025 al 2025/2026.

Evidentemente, dopo anni di risorse limitate, è un’occasione per provare a fare un cambio di passo: al momento, però, non ho ancora elementi per effettuare una valutazione degli esiti proprio perché siamo ancora in fase di organizzazione, ma direi che le prospettive sembrano allettanti.

5Stefania Pigorini, dirigente dell’Istituto Omodeo, Mortara

La dirigente dell’Omodeo, Stefania Pigorini

In questo momento si stanno sovrapponendo interventi di origine diversa: attività di potenziamento delle competenze STEM e delle competenze comunicative nelle lingue straniere per gli studenti, azioni di supporto agli studenti nell’ottica dell’orientamento alle carriere STEM (ex DM 65/2023), percorsi di formazione linguistica (ex DM 65/2023) e di aggiornamento in ambito metodologico e didattico sulla transizione digitale applicata alla didattica per docenti (ex DM 66/2023), attività formativa in favore degli studenti che mostrano particolari fragilità negli apprendimenti che prevede l’erogazione sia di percorsi individuali di mentoring, coaching  e orientamento e di sostegno alle competenze disciplinari sia di percorsi di potenziamento delle competenze di base erogati a piccoli gruppi (ex DM 19/2024).

Difficile fare bilanci in termini di efficacia formativa poiché gli effetti sugli esiti di apprendimento e sul miglioramento delle competenze sono a medio e lungo termine; certamente le proposte stanno raccogliendo feedback positivi da parte degli studenti che sono coinvolti in attività laboratoriali o interattive diverse da solito, anche in orario curricolare. La presenza di esperti esterni costituisce inoltre un valore aggiunto alle esperienze poiché spesso propongono prospettive differenti da quelle meramente scolastiche. Nel corso della settimana dal 20 al 24 gennaio in orario curricolare, per esempio, si sono svolte attività a classi aperte sia di potenziamento STEM sia nelle lingue straniere molto apprezzate dai partecipanti; tra le proposte: laboratori matematici con le tecnologie, Le tecnologie per l’azienda: la fatturazione e la contabilità integrata, le tecnologie per l’organizzazione e gestione di eventi sportivi, progettazione di Escape room in lingua, Laboratori di storytelling in lingua inglese e francese e di Tour Guide in lingua inglese e spagnola, Laboratori base e di avanzati di fisica, percorsi di public speaking per le classi quinte.