Come nei film americani. Esplodono due cariche, e alla seconda la torre oscilla e crolla su se stessa. È la torre del serbatoio idrico di Dorno, abbattuta nella mattinata di giovedì 26 settembre.
La ditta incaricata da Pavia Acque, la Nitrex, specializzata in demolizioni con esplosivi, ha minato i 4 pilastri e proceduto all’abbattimento della torre in via San Zino. Per effettuare l’intervento in sicurezza, sono state evacuate le abitazioni in un raggio di circa 500 metri, nel quale sono presenti solo poche case, con 18 nuclei famigliari per un totale di 43 residenti. Quando tutti erano a distanza di sicurezza, verso le 10.30, gli inneschi sono stati fatti brillare e la vecchia torre dell’acqua è crollata al suolo.
Come disposto dall’ordinanza appositamente emessa dal sindaco, per la durata dell’intervento nessuno poteva circolare nell’area interdetta con il posizionamento di transenne. Non ci sono stati imprevisti e tutto si è svolto come programmato. Già nella tarda mattinata i residenti hanno potuto rientrare nelle proprie abitazioni.
La struttura non serviva più – spiega il sindaco Francesco Perotti – perché da tempo Pavia Acque aveva installato un nuovo sistema di pompaggio.
«Ci sono voluti sei mesi per espletare tutte le pratiche burocratiche, dalle autorizzazioni alla prefettura, e solo dieci secondi per abbattere il serbatoio pensile. È il primo abbattimento con cariche esplosive in tutta la provincia».
Davide Zardo