Dall’estrema sinistra ai sovranisti, tutti in marcia per chiedere le dimissioni della giunta. Ciò che non hanno fatto battaglie politiche e linee programmatiche (in effetti molto diverse l’una dall’altra) lo ha fatto il presidio organizzato dalle opposizioni unite che andrà in scena il prossimo 16 febbraio, alle 10.30, in quella piazza Ducale che la scorsa settimana ha visto sfilare quasi 300 persone in solidarietà al sindaco Andrea Ceffa agli arresti.
UNITI «La città di Vigevano è ormai da tempo allo sbando e ciò che è peggio senza alcuna prospettiva reale per il futuro» è quanto sostengono in un comunicato congiunto Polo Laico, Rifondazione Comunista, Movimento 5 stelle, Partito Democratico, Italia Viva, Azione, Verdi/Sinistra Italiana, Immagina Vigevano, Rinascita Vigevanese-ZTL, Vigevano Prima di Tutto, Liberali Conservatori, Vigevano Futura e Sovranisti per l’Italia, tutti i gruppi che hanno aderito alla manifestazione. «Pare che l’unico interesse sia tenere in vita artificiale la giunta – è l’accusa delle opposizioni, con riferimenti alle trattative in atto per formare una maggioranza allargata – dispensando poltrone in un quadro di crisi istituzionale senza precedenti, nel quale il sindaco è agli arresti domiciliari da oltre due mesi e la vice sindaco, mai eletta dai cittadini, porta avanti scelte in aperta discordanza con quanto deliberato dalla giunta e dall’amministrazione».
La città è paralizzata, priva di una guida politica credibile.
IN PIAZZA Queste le motivazioni che hanno spinto tutte le forze politiche di opposizione e i movimenti civici a scendere in piazza domenica 16 febbraio alle 10.30 per chiedere le dimissioni immediate della giunta: il presidio si terrà in piazza Ducale, con ritrovo sotto l’androne dei portici, di fronte ai due gazebo allestiti per l’occasione: «Da lì ci muoveremo tutti insieme per manifestare il nostro dissenso e ribadire un concetto chiaro: Vigevano chiede rispetto e l’unico atto responsabile e dovuto è rimettere il mandato ai cittadini». Un invito allargato a «tutti i cittadini di qualunque ideologia politica o civica».
CONSIGLIO Intanto, dai Liberalconservatori spunta l’idea di un consiglio comunale dei cittadini per restituire a questi ultimi il governo della città e le cui proposte saranno portate in consiglio comunale. «La nostra proposta – spiega Furio Suvilla – è restituire ai cittadini il governo della città, a prescindere dalla loro fede politica. Sulla base delle adesioni che riceveremo si procederà al coordinamento delle attività. I promotori indicheranno le modalità con cui partecipare alle attività di governo. Il consiglio dei cittadini cesserà di avere un ruolo non appena si andrà a votare». Il fine settimana inoltre chi lo desidera può recarsi nella sede del gruppo in corso Vittorio Emanuele II per la raccolta firme organizzata «per sollecitare le dimissioni della giunta».
Nel frattempo Arianna Spissu si dimette da segretaria del Pd
Arianna Spissu non è più la segretaria del Pd di Vigevano. Piccolo terremoto in casa dem, con le dimissioni, ufficializzate nella giornata di mercoledì, della segretaria della sezione ducale, in carica dal 2023. Spissu non lascerà né il partito né gli altri incarichi che attualmente ricopre per esso: le sue dimissioni, spiega, sono dovute a un accavallarsi di impegni non più sostenibile.
Ho dovuto rassegnare le mie dimissioni da segretaria del Pd di Vigevano a causa di impegni inconciliabili con questa carica, a partire dall’accettazione del ruolo di capogruppo in consiglio comunale che rende davvero difficile conciliare le responsabilità di un segretario e la vita personale e professionale.
«Ho fatto questa scelta non senza dispiacere perché in questo anno e mezzo di segreteria insieme agli altri abbiamo costruito tantissimo e posto le basi per una rinascita del partito a livello locale, che si era un po’ adagiato dopo le elezioni del 2020, nonostante il grande lavoro di Alessio Bertucci, che anche in questi mesi mi è stato vicino e ha dato un enorme contributo al partito».
Nel definirla «un’esperienza entusiasmante e gratificante» e che ha posto le basi «per una maggiore apertura del partito sia al suo interno che all’esterno, visto il contatto costante con associazioni e realtà del territorio», Spissu conferma il suo impegno nei democratici: «Continuerò a fare il mio dovere da capogruppo in consiglio comunale e a rispettare l’impegno stretto con gli elettori, mentre spetta al coordinamento individuare una figura adatta a sostituirmi e a traghettare il Pd da qui alle prossime elezioni». Appuntamento settimana prossima, durante il coordinamento del partito, verrà indicata una soluzione: dai ranghi dem al momento non trapela alcun nome.
Af, Ev.