Scuola, il vescovo Gervasoni: «Il coraggio di essere attenti agli altri»

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Incomincia il nuovo anno scolastico: un anno circondato da polemiche in campo politico, che chiede a tutti tanto coraggio. Dobbiamo trovarci a pregare il Signore, che c’è anche se abbiamo difficoltà di assembramento. Dal profondo del cuore ciascuno di noi deve invocare Dio prima di tutto per avere coraggio. Questo desiderio di star con gli altri in modo un po’ disordinato ci ha costretto a veder risalire i numeri del contagio.

Davanti alle paure non aumenti la rabbia o la voglia d’evasione, ma la forza di vincere le nostre emozioni, i timori, di trovare le buone relazioni con gli altri, il desiderio di conoscere e condividere insieme. Questo è il coraggio che auspico abbiano tutti, studenti, insegnanti, personale scolastico, genitori e famiglie.

Quest’anno i genitori devono essere presenti oltre che con l’affetto e il sostegno economico, con una preoccupazione sanitaria, con una volontà di sostegno, con una condivisione di un progetto educativo più profondo, che li coinvolga di più come persone. Questo è l’augurio che voglio inviare a tutti gli studenti, a tutti gli uomini e le donne che lavorano nella scuola, a tutte le famiglie del nostro territorio. Come comunità cristiana siamo chiamati anche noi a ripartire, anche noi abbiamo attività similari alla scuola, che chiedono la partecipazione a percorsi educativi e creativi, ma a maggior ragione anche noi proporremo lo stesso coraggio.

L’ultima cosa che voglio augurare è che ci si appassioni al bene che nasce da un impegno per qualcosa che vale, che si è scelto e riconosciuto, e che si vuole perseguire con coraggio perché si capisce che è giusto che sia così.

Questa è la cosa più importante di quest’anno e che ci renderà capaci d’essere attenti agli altri e insieme lavorare, sforzarsi, impegnarsi, per un compito educativo davvero di primaria importanza. Un augurio a tutti, e il sostegno della benedizione del Signore per tutti noi.

+ Maurizio

Vescovo