“Vigevano 1494 Ludovico il Moro e la città che sale”. Si inaugurerà sabato 23 novembre alle ore 11 e sarà aperta fino al 23 febbraio 2025 nella Seconda Scuderia del Castello di Vigevano la mostra che raccoglie riproduzioni di documenti d’archivio (provenienti dall’Archivio Storico di Vigevano e dall’Archivio di Stato di Milano) fotografie, cartografia antica, rilievi, modelli lignei per illustrare il periodo fondativo della città ducale moderna, iniziato proprio sotto il Moro.
Un grande lavoro che arricchisce il patrimonio del Castello, dei Musei
ha sottolineato l’assessore Riccardo Ghia. Numerosi eventi verranno proposti durante il periodo di apertura: il ciclo di conferenze “Architettura padana fra acqua e terra” a cura di Giovanni Iacometti, “Ludovico il Moro e la Fatal Novara” con la Fondazione Castello di Novara a cura di Franco Dellisani, “Vigevano da recuperare. Opere poco note, ritrovamenti e interventi d’obbligo” a cura di Luisa Giordano, “Illusionismo e simbologia rara nella cascina Boscaiola prima” di Claudio Salsi, “Da un documento inedito il castello di Vigevano quanto era caserma” di Pier Luigi Muggiati, “Vigevano nei recenti ritrovamenti, nei disegni e nei modelli interpretativi esposti nella mostra” di Sandro Rossi. La mostra sarà visibile gratuitamente da martedì a domenica, oltre che nei giorni festivi, dalle ore 14 alle ore 18. Tra i patrocinatori dell’evento c’è Assomac, che ha sovvenzionato le indagini georodar del sottosuolo del maniero, al cui esito sarà dedicato un pannello: «La storia che stiamo per svelare – spiega il direttore di Assomac Agostino Apolito – è la storia di tutti, anche della calzatura: la mostra sottolinea l’importanza dei legami anche in ambiti solo apparentemente lontani».
Isabella Giardini