L’Araldo vuole chiudere questo 2023 con una selezione delle notizie più significative di quest’anno, secondo la nostra redazione. Abbiamo quindi scelto venti notizie che verranno suddivise in quattro gruppi e pubblicate nel corso di questi giorni, fino al 30 dicembre. Una serie di eventi che chiediamo a voi lettori di votare sui nostri social per decretare il 31 dicembre la NOTIZIA DELL’ANNO. In questa seconda puntata, la promozione della Elachem Vigevano in serie A2, la chiusura del PalaBasletta, l’emergenza suina in Lomellina, il summit delle Sacramentine a Vigevano e San Martino Siccomario al primo posto del “Risparmia suolo 2023”.
1La Elachem Vigevano in serie A2
Un 2023 da incorniciare, che ha visto la Elachem Vigevano ritornare in Serie A2 dopo un’attesa durata 13 anni. Un’annata sportiva che i tifosi della pallacanestro non potranno mai dimenticare. Coach Paolo Piazza, al termine di una cavalcata che nessuno o quasi avrebbe potuto immaginare, ha riportato i gialloblù in A2. Il 18 giugno 2023, giorno in cui Vigevano ha festeggiato e celebrato questo grande traguardo, è un giorno che nessuno potrà mai dimenticare. La Nuova Pallacanestro Vigevano, grazie alla vittoria per 73-67 contro Rieti, ritorna in A2. Certo, il salto di qualità, si è fatto sentire e le difficoltà non sono certo mancate. Coach Lorenzo Pansa ha preso il posto che fu di Paolo Piazza. L’obiettivo dei ducali, e più volte rimarcato dalla dirigenza gialloblù, è riuscire a mantenere la categoria.
2La chiusura del PalaBasletta
Un’estate che ha visto anche la chiusura definitiva del Palabasletta, storica roccaforte dei gialloblù, che da questa stagione hanno iniziato a disputare le proprie partite al Palazzetto dello Sport di via Cappuccini, di fatto ribattezzato PalaElachem . Dalla sua inaugurazione, il Palazzetto non aveva mai ricevuto un’intitolazione ufficiale: il precedente gestore lo aveva talvolta indicato come Vigevano Arena, mentre nella vulgata popolare era noto con soprannomi diversi, spesso irriverenti Gli arredi della storia palestra di via Carducci erano stati messi in vendita per finanziare progetti riguardanti lo sport inclusivo.
Sui seggiolini della Carducci ci si sono seduti tutti: preti e galeotti, bambine e pensionati, ultras e occasionali della domenica; sul suo parquet hanno giocato sia i ragazzini del minibasket, sia campioni assoluti, hanno scazzottato pugili e hanno fatto ginnastica gli studenti delle scuole.
3Emergenza peste suina in Lomellina
Un anno che ha visto un enorme abbattimento di cinghiali e suini a causa della diffusione della Psa (Peste Suina Africana) in provincia di Pavia, con l’esplosione di focolai del virus in diversi allevamenti di maiali con il blocco della produzione e la grave crisi, non ancora risolta, delle aziende del settore. A partire da giugno, fino a dicembre, le ditte incaricate, con l’aiuto della polizia provinciale, hanno portato avanti attività di abbattimento contro suini e cinghiali positivi al virus. Vigevano e molti comuni della Lomellina si trovano in “zona rossa” per la peste suina africana. Le principali restrizioni riguardano le attività all’aperto «svolte nelle aree agricole e naturali», includendo tra queste anche quelle ludico-ricreative e sportive di qualsiasi genere, che
sono consentite nel rispetto delle misure di biosicurezza
indicate nell’ultima ordinanza firmata da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, lo scorso 13 novembre. Allevatori che non hanno mancato di raccontare le proprie preoccupazioni in merito ad una vicenda ancora lontana dal considerarsi conclusa. D’altra parte, non sono mancate polemiche riguardo a abbattimenti che sono avvenuti, secondo le ricostruzioni e le situazioni riscontrate dall’associazione Essere Animali «senza tener conto del rispetto delle regole e senza badare alla possibile sofferenza subita dagli animali».
4Summit a Vigevano per tutte le Sacramentine del mondo
Il monastero delle Sacramentine di Vigevano ha accolto a novembre l’assemblea ordinaria della Federazione dei monasteri delle Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento in Italia. Un momento importante per Vigevano e per la federazione tra più monasteri autonomi del medesimo istituto, eretta dalla Santa Sede affinché i monasteri che condividono il medesimo carisma non rimangano isolati ma lo custodiscano nella fedeltà e prestandosi fraterno aiuto vicendevole vivano il valore irrinunciabile della comunione. Madre Daniela Pozzi, alla guida della Federazione, ha ricordato Madre Castamabilis della comunità di Vigevano, che aveva guidato la Federazione per ben 24 anni, in cui il monastero di Vigevano era stato la sede della Federazione e dove si svolgevano le riunioni e le assemblee.
Venni la prima volta da novizia nel 1988 – ricorda – Per lungo tempo ci spostammo a Roma per le nostre riunioni, per poi far ritorno a Vigevano in questi ultimi anni, nel 2019 e nel 2021, per dei brevi incontri con le giovani in formazione.
Dal 5 all’11 novembre il monastero è ritornato a essere sede dell’assemblea federale ordinaria, capitolo che convoca le Superiore e le rappresentanti di tutti i monasteri della Federazione per eleggere la presidente federale, il consiglio federale e prendere le decisioni più importanti. «Alla Chiesa di Vigevano – sottolinea Madre Daniela Pozzi – la nostra Federazione deve anche l’aiuto e il sostegno di don Paolo Ciccotti, nostro assistente religioso e suor Maria Diletta Manera da Mede, che è all’origine della fondazione del primo monastero del nostro Ordine in Africa, nel 1975 in Kenya, monastero dal quale provengono le giovani monache africane che hanno rivitalizzato non solo il monastero di Vigevano, ma anche altre comunità di Adoratrici in Italia».
5San Martino Siccomario “Risparmia suolo 2023”
Il risparmio del consumo di suolo è un tema al quale il comune di San Martino Siccomario ha dedicato particolare attenzione nel corso di questi ultimi dodici mesi e non solo. San Martino Siccomario si è infatti accomodato sul podio dei comuni “Risparmia suolo 2023”, salendo sul primo gradino della graduatoria nella categoria “piccolo” centro urbano ( fino ai 10mila abitanti). Con una riduzione del consumo di suolo di 0,2 ettari rappresenta un passo significativo in un territorio e in una regione, come la Lombardia, che registra dati preoccupanti da punto di vista dell’ambiente e dei cambiamenti del clima.