Ripartenza al rallentatore: le testimonianze

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La gente esce poco. Ha paura ed è confusa. E questo stato d’animo si proietta anche sul comportamento dei consumatori, tutti i consumatori, di chi vorrebbe andare al ristorante, o al bar, a fare shopping o dalla parrucchiera. C’è chi l’ha sentita meno. C’è chi l’ha sentita molto, molto di più. Ma per tutti la chiusura forzata della propria attività stabilita dal Governo è stata una di quelle “batoste” dalle quali ci si riprendere con molta fatica, in parecchio tempo. Sono proprio loro a confermare quello che avete appena letto.

Ig

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Andrea, Rinascimento

Andrea, titolare del bar ristorante Rinascimento in piazza Ducale, dice «Abbiamo aperto prima con il take away ma per chi, come noi, è abituato a gestire un locale, quello è un altro modo di lavorare. Da lunedì di questa settimana abbiamo aperto il ristorante-pizzeria, adeguando gli spazi e le distanze dei tavoli secondo quando stabilito dal decreto, sanificato ogni spazio e abbiamo dotato le aree di spray igienizzanti, disinfettanti. I nostri bagni, già dotati prima di ogni dispositivo per la pulizia, ora posseggono anche dispositivi igienizzanti. L’adeguamento alle norme, ha “portato via” trenta coperti. Ma noi andiamo avanti con fiducia sperando che il tempo del timore passi in fretta e la gente torni ad uscire, a frequentare i locali».

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