In aula il primo consiglio dell’era Ceffa: la cronaca

Tutti con le mascherine, senza pubblico né cronisti della stampa locale: il primo atto dell’amministrazione Ceffa, il consiglio comunale, è andato in scena nel tardo pomeriggio di martedì 13 ottobre. Privo del codazzo di spettatori curiosi che usualmente accompagna le prime riunioni dell’assise, quando la sbornia elettorale non è ancora passata del tutto, non è mancata invece l’emozione della giunta e dei consiglieri (17 di maggioranza e 9 di minoranza), sia da parte delle new entry sia da chi, del Municipio di Vigevano, è ospite fisso da un po’. Commossa lo era di sicuro la leghista Daniela Carignano, alla sua quarta legislatura e chiamata in un primo momento a svolgere il ruolo di presidente del consiglio, visto il suo status di “consigliere anziano” (ovvero il candidato eletto con il numero più alto di voti): «I nostri cittadini ci guardano e ci hanno dato la cosa più importante, la fiducia – ha esordito Carignano, visibilmente emozionata – e noi consiglieri siamo lo strumento dei nostri concittadini e dobbiamo meritarci la fiducia che ci hanno conferito ».

In aula, seduti sui posto solitamente riservati al pubblico come è ormai consuetudine dei consigli nell’epoca del Covid, erano presenti quasi tutti gli eletti: per la maggioranza sei della Lega (Daniela Carignano, Luigi Pigola, Riccardo Ghia, Claudio Vese, Paola Cavallini, Marco Cividati, Giulio Onori; assente Roberta Porta Fusero), partito del sindaco Andrea Ceffa, tre di Forza Italia (Alessandro Rubino, Paolo Iozzi, Paola Fantoni), tre di Fratelli d’Italia (Claudia Montagnana, Emma Stepan, Riccardo Capelli) e uno di Vigevano Riparte (Roberta Giacometti); per la minoranza quattro invece i consiglieri del Partito Democratico (Alessio Bertucci, Emanuele Corsico Piccolini, Arianna Spissu e Matilde Perotti), due del Polo Laico (Luca Bellazzi e Luca Mazzola) e uno a testa per Movimento 5 Stelle (Silvia Baldina), La strada per Vigevano (Giuseppe Squillaci) e Futuro e Civiltà (Furio Suvilla).

Alessio Facciolo

giunta ceffa
La giunta di Ceffa

La stessa Carignano è stata protagonista involontaria della prima bagarre del consiglio, con la minoranza compatta che l’ha proposta come presidente del consiglio, mentre la maggioranza per voce di Giulio Onori (che con simpatico siparietto ha ribadito con orgoglio di essere lui il vero “consigliere anziano”, vista l’età non più verdissima) ha rilanciato il nome di Claudio Vese per lo stesso ruolo. Vese è stato eletto poi dopo tre giri di votazioni a maggioranza assoluta: «Ricoprire questo ruolo è una soddisfazione, ma sento il peso della carica – sono state le sue prime parole – Condurre le proprie funzioni con criteri imparziali non è facile, ma metterò tutto mio impegno per svolgere questo compito».

Durante la prima seduta sono stati ufficializzati anche gli esponenti della nuova giunta (Antonello Galiani vicesindaco e assessori Andrea Sala, Brunella Avalle, Nunzia Alessandrino, Marzia Segù, Daniele Semplici, Nicola Scardillo) e sono state assegnate alcune deleghe ad alcuni consiglieri di maggioranza: gli ex assessori Pigola e Onori cureranno rispettivamente i rapporti con il parco del Ticino e la realizzazione del forno crematorio, temi già seguiti durante il precedente mandato; il forzista Iozzi curerà i rapporti legati alla rete infrastrutturale del territorio mentre Giacometti farà da raccordo con Città metropolitana e curerà progetti per la diffusione della legalità nelle scuole. Il consiglio si è infine chiuso con le nomine dei componenti della commissione elettorale (Onori, Fantoni e Spissu) e la votazione sugli indirizzi per la nomina e designazione di rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, approvati dall’assise.

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