Osservatorio 4-2 / Sanremo è sempre Sanremo

“Sanremo è sempre Sanremo” recitava lo slogan pubblicitario del Festival della canzone italiana… e mai fu più indovinato, in quanto ogni anno “Sanremo” non manca di mettere sul piatto dell’audience novità, polemiche, esagerazioni e provocazioni… dove “tutto quanto fa spettacolo” pur di attirare per una settimana unicamente l’attenzione sulla bella città ligure. Quello slogan veniva interpretato come macchina degli ascolti.

Con il passare degli anni, però, pian piano sociologi, giornalisti, esperti della comunicazione hanno qualificato con una lettura un po’ più approfondita quello slogan che sembrava fin troppo semplice per giustificare tutto. Allora, il “Sanremo è sempre Sanremo” forse pian piano assumeva significati sociologici anche più ampi, fino ad arrivare alla convinzione che su quel palcoscenico non semplicemente veniva “lanciata” la polemica per fare sensazione, ma in realtà, gli autori hanno sempre furbescamente fatto emergere da quel palco lo spaccato culturale e sociale della società, nei suoi diversi momenti e nelle sue differenti esagerazioni… in pratica quel palco era ed è a suo modo “spaccato di vita”.

Puntualmente, anche quest’anno è accaduto lo “scandalo” fin dalla prima serata, collocando su quel palco “un cantante” che, al di là delle sue più o meno capacità canore, ha preferito lanciare il sensazionale, fino a inscenare un “battesimo”… laico o cristiano che sia… ma certamente con una sua provocazione. Blasfemo? Per chi crede nei Sacramenti della Chiesa, probabilmente sì… per chi sta ai margini di un cammino di fede, forse solo una provocazione o una interpretazione. Il vescovo di Sanremo, in un comunicato stampa, doverosamente ha puntualizzato alcune cose, per incanalare il tutto sui binari della correttezza dottrinale per rispetto dei credenti, che in quel sacramento credono e sul quale impostano la loro vita.

Nello stesso tempo, però, senza naturalmente voler giustificare o capire la provocazione del cantante, il suo gesto ha fatto parlare del “battesimo” più di qualsiasi qualificato corso di catechesi… e chissà che anche qualche catechista avrà usato quel riferimento per i bambini, ricordando che quello non è “il battesimo”, ma che comunque noi tutti, nella vita e nella fede, a quel sacramento facciamo riferimento.

Dep

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