Alagna, ostacoli per il comitato anti-fotovoltaico

Ad Alagna i cittadini contrari all’installazione di 113.000 mq di pannelli fotovoltaici a terra e a ridosso delle abitazioni, continuano a collaborare attivamente per trovare soluzioni per affiancare il comune in difficoltà con le varie pastoie burocratiche. L’ultima di queste riguarda l’accesso agli atti della richiesta presentata dalla multinazionale francese Neoen. Il Comune l’ha negato. Per questo il comitato del no al fotovoltaico, che ha già raccolto più di 500 firme in un paese di 800 abitanti, si è rivolto a un avvocato.

BUROCRAZIA Ma il sindaco Renato Lavezzi, che da subito si è dichiarato contrario all’impianto, rassicura: «E’ solo una questione burocratica legata agli interscambi di competenze della Sovrintendenza, della Provincia e del Comune. Risolveremo la questione in una decina di giorni, parlando con la segreteria comunale». Le ragioni dell’avversità a questo progetto sono sostanzialmente due: la più evidente è l’impatto ambientale e visivo dell’impianto. «Dei tre lotti destinati all’installazione – spiega Paola Corbani, tra i fondatori del comitato contrario all’impianto – due sono particolarmente invasivi in quanto fiancheggiano le case abitate e si affacciano praticamente sulle porte e finestre di chi ha la sventura di confinare con la marea di pannelli; la seconda, anche se non così quantificabile, è il danno economico che i cittadini subiranno nel futuro dall’inevitabile declassamento ambientale e di attrattiva».

LE RAGIONI DEL NO Difficilmente famiglie che hanno scelto di trasferirsi dalla città in un piccolo paese a vocazione rurale troveranno ancora motivazioni per continuare a vivere in un posto che è povero di servizi. «L’abbandono delle case con lo spopolamento, degrado, impoverimento e innalzamento dell’età media degli abitanti – aggiunge Giuseppe Mussi – certamente non garantirà un futuro roseo per la nostra comunità. Il danno e l’impatto che determinerà la realizzazione del progetto con le conseguenze sopra descritte in un territorio di fatto agricolo e senza una vera area industriale è così pesante ed invasivo che nessuna contropartita economica sarà in grado di limitarne le negative conseguenze». Il comitato non è contrario al fotovoltaico se progettato e realizzato per essere in armonia con il territorio che lo accoglie e con chi ci abita. «Con l’occasione – commenta Elena Mozzato – desideriamo ricordare a tutti i cittadini di Alagna che desiderano contribuire con loro idee e partecipare alle attività che man mano si ipotizzano per contrastare l’iniziativa, come ad esempio la prossima manifestazione che vogliamo organizzare, di scrivere una mail a alagna.fv@gmail.com che è stata resa disponibile per raccogliere proposte, idee e soprattutto per ricevere informazioni».

Davide Zardo

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