Il Besostri festeggia 15 anni

Un attestato di gratitudine per una persona gentile e appassionata. É la targa che gli Amici del teatro Besostri e il Comune di Mede hanno dedicato a Giampiero Ceriana, scomparso nel 2017 a 80 anni dopo un lungo impegno nell’associazione e nella direzione artistica della struttura. Un’iniziativa che ha coinciso con la serata celebrativa dei 15 anni di riapertura del teatro medese, che potrebbe finalmente godere di qualche finanziamento per la gestione, fino a pochi anni fa affidata a un’apposita fondazione provinciale.

L’ANNUNCIO DI SALA «Vedremo se ci sono possibilità di agganciare risorse – ha detto il consigliere regionale Andrea Sala – per sostenere un luogo d’identità come il teatro, che agisce su due fronti: quello della cultura e quello della crescita dei ragazzi, che così, anche recitando in compagnie amatoriali si relazionano con gli altri e si aprono al mondo. Il Besostri ha una palcoscenico grande: altre città più grandi hanno un teatro piccolo».

PARLA IL SINDACO Allo scoprimento della targa il sindaco Giorgio Guardamagna ha ricordato l’impegno di Giampiero Ceriana in favore della riapertura del teatro, chiuso dal 1993 e di nuovo attivo nel 2008: «Nomi importanti hanno apprezzato il palco e l’acustica del nostro teatro, particolarmente buona grazie ai pannelli fonometrici». La riapertura è stata un’impresa importante dopo decenni, con un mutuo di 700mila euro, il contributo della Regione con 400mila euro e dello Stato con un milione.

IL RICORDO DI CERIANA «Questa targa vuole essere un ricordo tangibile e concreto per una persona che si è distinta per la sua abnegazione. – ha detto Patrizia Colombo degli Amici del Besostri – Giampiero Ceriana è stato un amico, un mentore, un maestro di vita che ha fatto nascere l’associazione. Gli saremo sempre grati e lo ricorderemo con affetto». Così lo ha ricordato il figlio Gianluca: «Da questa targa papà continuerà a vegliare, da persona gentile e appassionata qual era». Poi la nipotina Chiara: «Il nonno mi portava spesso in teatro per assistere alle prove, e sento che anche adesso mi sta osservando, come quando ero bambina». Sul palco le scuole di danza Città di Mede e Spazio Danza con due balletti da “Lo Schiaccianoci” di Ciaikovskj, la corale San Marziano con un accorato “Va pensiero” dal Nabucco di Giuseppe Verdi, e lo Sconcertando Quartet con classici di Edith Piaf e Charles Aznavour, “Bluemoon”, “La voce del silenzio”, “E se domani”, “Cheek to cheek”, colonne sonore Disney e dai film “The mission” e “Il postino”.

Davide Zardo

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