Mortara, la Tari aumenta del 5%

Aumenta del 5% la Tari, cioè la tassa per lo smaltimento rifiuti dopo il via libera del consiglio comunale della settimana scorsa. Il costo del servizio, per legge, deve essere totalmente coperto da chi usufruisce del servizio.

“L’aumento è dovuto all’incremento delle spese del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti – spiega Renato Ferraris, assessore al Bilancio – dovuto all’aumento dei costi di energia elettrica e del personale per un ammontare complessivo di 136 mila euro”.

CONSUMI Nell’anno corrente le spese ipotizzate per la raccolta e smaltimento rifiuti sono quasi 2 milioni e 696 mila euro. Ogni anno, sul territorio mortarese vengono prodotti 7 milioni e 252 mila kg di rifiuti, 5 milioni e 818 mila prodotti dalle utenze domestiche che corrispondono a quasi 370 kg ad abitante e il resto, 1 milione 434 mila kg, dalle utenze non domestiche. Una parte di quanto pagato per l’uso domestico viene calcolato in base ai metri quadrati dell’abitazione, box e una parte in base alle persone che compongono il nucleo familiare. Quindi un nucleo mono componente pagherà meno di uno composto da due, tre o più. Il calcolo della quota variabile in base alle persone che vivono nell’abitazione si ferma a sei.

Rifiuti Tari

COSTI Diverso il calcolo per le utenze non domestiche, quindi attività artigianali, commerciali e industriali, studi professionali, ospedale, biblioteche, scuole, associazioni. Per loro il calcolo è sulla superficie occupata. “L’incremento di costo, cioè 136 mila euro – aggiunge l’assessore Renato Ferraris – è stato ripartito al 40% sulle famiglie cioè 54mila euro (che corrisponde a 3,44 euro in più l’anno a persona) e il 60% sulle altre attività (82 mila euro circa). Per le famiglie si calcola un aumento di 4 euro per quelle monocomponenti, che sale a 8 per chi sono in due in famiglia, 9 euro per chi sono in tre, 12 per chi sono in quattro, 15 euro se la famiglia ha 5 componenti e 20 euro annui di aumento per chi ha sei o più componenti. Si tratta di somme ridotte. Per le attività non domestiche le variazioni possono essere di poche decine di euro (+ 20 euro per gli studi professionali, 159 per bar), fino a oltre 6 mila euro l’anno per i due ospedali”.

Ovviamente se si effettua una buona differenziata, si evita lo spargimento in giro dei rifiuti che sono recuperati dalla ditta Sangalli, la somma potrebbe magari rimanere stabile per il 2024 o addirittura diminuire. Tutto dipende anche dal rispetto delle regole oltre che dal peso dell’inflazione.

Giorgio Giuliani

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