Parona, indagine sulla qualità dell’aria

Il comune di Parona torna a interrogarsi sullo stato delle condizioni dell’aria e in generale dell’ambiente in paese. E lo fa con una nuova indagine epidemiologica che sarà commissionata a un istituto medico. La metodologia passerà attraverso interviste, ma anche esami alla popolazione che vorrà sottoporsi volontariamente agli esami. Si è discusso della nuova indagine nel corso dell’ultima consulta dell’ambiente del comune di Parona. Dieci anni fa era stato realizzato uno studio simile sempre in paese e ora da parte dell’amministrazione comunale c’è la volontà di ripeterlo per capire cosa sia cambiato. In realtà, stando a quanto è emerso dalla consulta per l’ambiente, lo studio sarebbe già dovuto partire, ma alcuni ritardi faranno sì che inizi a fine mese. Gli interventi per capire lo stato e le condizioni del clima sono in realtà due, perché è prevista anche una rilevazione sugli odori molesti che si sentono in paese. Anche in questo caso si tratta di una ripetizione, perché un’apposita indagine sugli odori era già stata fatta. “Dal 1 novembre – spiega il presidente della consulta paronese Riccardo Orlandi – sono ritornati i cosiddetti annusatori. Stanno girando il paese, come avevano già fatto, ma la situazione al momento sembra migliorata”. Lo studio più atteso è però quello epidemiologico, che è stato finanziato dalle aziende, e che rinnova quanto fatto oltre dieci anni fa dall’Istituto Mario Negri. “Doveva essere già partito – chiarisce Orlandi -ma ci sono stati dei ritardi. Entro fine mese dovranno iniziare le analisi”. Si tratta di analisi a tutto tondo che hanno il compito di stabilire il livello di inquinamento, ma soprattutto l’incidenza sulle malattie, che le fabbriche inquinanti hanno sul comune di Parona. Al quale la consulta ha espressamente richiesto che nel prossimo Pgt, la cui variante sarà adottata a fine mese, vengano escluso l’insediamento di nuove aziende ad alto potenziale inquinante. Tra le novità emerse c’è anche l’entrata in funzione verso la metà del mese prossimo del terzo forno del termovalorizzatore, che andrà in sostituzione del primo, la cui tecnologia è ormai obsoleta e andrà in dismissione. I temi sul tavolo della consulta che deve monitorare l’ambiente paronese erano dunque tanti e non sono mancate anche le buone notizie. Ad esempio la nascita di un bosco delle farfalle che si troverà nel bosco dell’Acqualunga e risultati dei rilevamenti sullo sversamento di idrocarburi che avvenne qualche anno fa dall’oleodotto che attraversa Parona. I pieziometri hanno segnalato come il livello di idrocarburi nella terra sia ritornato al di sotto della norma. Nelle zone più vicine alla perdita è più alto, ma con l’allontanarsi i livelli riescono ad abbassarsi. “All’interno dell’ultima consulta dell’ambiente – spiega Orlandi – abbiamo continuato come sempre il nostro lavoro di monitoraggio, ma confessiamo che ci fa piacere anche l’apprendere buone notizie sullo stato dell’ambiente del nostro paese”.

Andrea Ballone

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