A Vigevano si danza con la lingua dei segni

«Nasce tutto da un ballo». Francesca Cappa, interprete della lingua dei segni racconta della sua collaborazione con Urban Gravity Academy di Vigevano, diretto da Veronica Testa, per portare la Lis anche nel mondo dello spettacolo: «Nasce tutto un po’ di anni fa quando, durante un saggio di fine anno, si è deciso di associare le performance con i numeri di acrobatica aerea ovvero una forma artistica che si serve di cerchi in metallo e nastri appesi al soffitto per eseguire figure statiche e non, alla lingua dei segni e traducendo quindi la base musicale in lingua Lis».

PERCORSI Da questa piccola collaborazione è nato uno stretto rapporto di amicizia che si è protratto per tutti questi anni. Da qui è nata l’idea di “Percorsi sensibiLISsimi”: «Abbiamo iniziato a fare degli incontri, direi principalmente simbolici, una volta al mese in cui si giocava con la lingua dei segni in modo informale. Questo permetteva anche che ci fosse un nesso tra il momento sul palco e il vivere la lingua stessa fuori dalla scena e dalle quinte». La lingua dei segni è fondamentale per le persone non udenti nella vita di tutti i giorni ed era necessaria per avere un approccio alle esibizioni anche da parte di un pubblico sordo, che negli anni è arrivato. Tutto questo è possibile anche grazie alla collaborazione con Lisanna Grosso, docente Lis che ha lavorato insieme a Urban Gravity in particolar modo nella preparazione degli spettacoli. In un primo momento venivano tradotti in lingua Lis solo alcuni frammenti delle performance, invece a partire dal 2022 gli spettacoli sono stati resi accessibili a 360 gradi. L’esibizione intitolata “Senza fiato” era completamente tradotta. «Abbiamo ospitato in prima fila, in platea, una parte di pubblico sordo e quest’ultimo ha anche potuto godere della parte musicale grazie ad un palloncino speciale in grado di riprodurre le vibrazioni delle canzoni».

INVISIBILI Ma quindi è così importante la lingua dei segni oggi? «Noi non ce ne accorgiamo perché la sordità è una disabilità invisibile. Non ce ne rendiamo conto perché non la vediamo, ma è fondamentale per chi ne deve usufruire, soprattutto perché dà pari diritti e pari dignità a queste persone». Gli individui sordi, ha precisato Cappa, si identificano in una vera e propria comunità alla cui base c’è una cultura. Questa si appoggia alla Lis, e chi si avvicina alla lingua dei segni rimane stupito di fronte a un mondo così particolare e ancora poco noto.

Giulia Drago

Le ultime

Lourdes, esperienza che riempie di energia

Il 2 marzo 1858 Bernadette riceve dalla Bella Signora...

A Vigevano lavori sempre in corso

Cantieri senza un traguardo imminente perché, se prima doveva...

I 5 Stelle guardano all’Europa

L’unico fronte è quello delle Europee, con la candidatura...

Rassegna letteraria, maschere in Cavallerizza

Un cambio di data e il ritorno in Cavallerizza...

Login

spot_img