Leonardiana presenta Bona Sforza, la regina di Vigevano

Una mostra, nella sua città d’origine, per conoscere la straordinaria storia della regina nata a Vigevano. Dall’8 al 30 settembre aprirà al pubblico, nelle sale di Leonardiana, la mostra “Bona Sforza e i suoi discendenti”, organizzata dal Consolato Generale della Repubblica in Polonia in Milano, il Castello di Liw in Masovia, l’Associazione “Rapperswil” in cooperazione con l’Archivio dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia e la Biblioteca Pubblica “Zygmunt Jan Rumel” della città di Varsavia, in associazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e il Castello Svevo di Bari e in collaborazione con il Comune di Vigevano e la Società Storica Vigevanese.

Il programma della giornata di inaugurazione prevede alle ore 17.30, all’Auditorio San Dionigi in piazza Martiri della Liberazione, l’incontro di presentazione della mostra con gli interventi di Anna Golec-Mastroianni, Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano; Eliza Czapska, Direttrice del Castello di Liw in Masovia; Hanna Krajewska, Direttrice dell’Archivio dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia e Izabela Gass, curatrice della mostra. Alle 18.30, nelle sale di Leonardiana (all’interno del Castello Sforzesco), l’apertura ufficiale dell’esposizione. La mostra sarà poi visitabile a ingresso libero dal martedì al venerdì dalle 14 alle 17,30; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18; chiusura lunedì.

La mostra si innesta sulle iniziative organizzate dal Comitato per le Celebrazioni di Ludovico il Moro, ampliandone la rete dei partner sul fronte internazionale e creando nuovi presupposti e occasioni di conoscenza, sviluppo e collaborazione per costruire un nuovo percorso culturale e turistico. Il 2 febbraio 1494 nasceva a Vigevano Bona Sforza, figlia di Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza e nipote di Ludovico il Moro. A 24 anni Bona divenne Regina di Polonia: grazie a lei il regno di Polonia e Lituania conobbe uno straordinario sviluppo sul fronte culturale, artistico, politico ed economico.

La mostra si articola in due sezioni. La prima sezione introduttiva, curata dalla Società Storica Vigevanese, espone una presentazione articolata in alcuni pannelli che illustrano le origini di Bona Sforza, i difficili rapporti fra la madre Isabella d’Aragona e Beatrice d’Este, l’infanzia di Bona tra Napoli e Bari fino a giungere al suo matrimonio con Sigismondo I Jagellone “il Vecchio”, re di Polonia e Granduca di Lituania, che dischiuse per lei e per il regno che l’accolse una nuova, luminosa stagione. La seconda sezione è il nucleo principale della mostra: 15 pannelli illustrano la figura di questa sovrana illuminata, contestualizzandola nei luoghi a lei associati in Polonia e in Europa e presentando i discendenti di Bona e Sigismondo il vecchio e il loro ruolo nelle corti europee.

Alessio Facciolo

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